Lugocontemporanea 2022

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Comunicato stampa

MEN AT WAR
XVIII edizione

14, 15 LUGLIO 2022
Pavaglione – Lugo di Romagna (RA)

Celebra il diciottesimo anno di attività Lugocontemporanea -il Festival di Musica in dialogo con le altre forme espressive- che si svolgerà il 14 e 15 luglio all’interno del Pavaglione nel centro storico di Lugo di Romagna.

Ospite speciale della rassegna -prima italiana del tour europeo- è il leggendario sassofonista Steve Coleman*, uno degli interpreti più significativi della più recente storia musicale afroamericana.

Coleman indaga ogni possibilità tematica, armonica e sopratutto ritmica, in una personale alchimia musicale di matrice Black. Le sue architetture compositive intrecciano sia narrazioni spontanee, sia il rigore della poliritmia di certa Musica Classica, fino a groove metropolitani e a sonorità tribali africane con i loro mantrici esoterici retaggi. Al rito-concerto di Lugo, insieme a Coleman parteciperà il celebre Five Elements: Jonathan Finlayson alla tromba, Anthony Tidd al basso elettrico, Sean Rickman alla batteria e Kokayi, quest’ultimo nel ruolo di sacerdote della parola improvvisando tra spoken word, free-style e futuribili strade della post-jazz poetry.

Oltre a Steve Coleman & Five Elements, gli ospiti in programma sono tutti esponenti del più prestigioso scenario artistico contemporaneo:
dal vivace movimento musicale fiorentino arrivano Hobby Horse, il trio collettivo con Dan Kinzelman ai sassofoni, Joe Rehmer al contrabbasso e Stefano Tamborrino alla batteria; particolarmente in linea con la vocazione multidisciplinare di Lugocontemporanea sarà la performance Piano Solo Corpo Solo, l’ultimo lavoro del pianista Simone Graziano ideato insieme alla danzatrice Claudia Caldarano; e ancora, Progressivamente, progetto tra jazz e rock progressive nato da un’urgenza compositiva de “Il batterista italiano” Roberto Gatto, musicista tra i più riconosciuti al mondo da pubblico e critica. L’ensemble di Gatto è composto da Marcello Allulli al sax tenore e live electronics, Francesco Fratini alla tromba, Alessandro Gwis al piano e tastiere, Andrea Molinari alla chitarra elettrica, Pierpalolo Ranieri al basso elettrico e live electronics. Si terrà infine un breve dibattito: siamo lieti di poter ospitare nuovamente EducAid, l’organizzazione non governativa impegnata nella cooperazione d’aiuto in ambito socio-educativo e vicina alle problematiche infantili prevalentemente attiva sulla striscia di Gaza.

L’Associazione Lugocontemporanea ringrazia Comune Lugo, Fondazione Teatro Rossini e Regione Emilia Romagna per il sostegno, nonché Ravenna Festival, Arci Emilia Romagna e Combo Jazz Club per la collaborazione.

Come ogni anno l’Associazione Lugocontemporanea propone agli artisti e al pubblico un input creativo e di riflessione; il tema della XVIII Edizione 2022 è MEN AT WAR.

Uomini in guerra, uomini al lavoro; il lavoro della guerra non riguarda solo gli apparati militari chiamati a fronteggiarsi o le popolazioni costrette a ingegnarsi per sopravvivere. Una guerra implica una moltitudine di opportunità economiche inimmaginabile nel nostro quotidiano.

Secondo il Global Peace Index dell’Institute for Economics and Peace, dal 2008 si riscontra un aumento senza precedenti della spesa militare globale; «l’Istituto Internazionale di Ricerche sulla Pace di Stoccolma ci dice che le spese militari nel 2021 hanno raggiunto i 2.113 miliardi di dollari e rappresentano il 2,2 % del Pil mondiale. Le spese per l’aiuto allo sviluppo hanno invece raggiunto globalmente i 179 miliardi di dollari» (Da Internazionale n. 1459).

Lo storico e sociologo tedesco Otto Hintze, già intorno agli anni ’30 del secolo scorso avanzava l’idea che «la guerra è un elemento fondativo dell’origine e dello sviluppo dello Stato Moderno» (da Manuale di Scienze della Politica di Gianfranco Pasquino – Ed. Il Mulino, 1986).

Ora, se noi non facciamo differenze tra la vita di militari e di civili, la guerra invece predilige i secondi. La perdita di una sola vita umana in guerra segna la sconfitta dell’intera Umanità, l’oscuramento della sua intelligenza, che disperde e riconfigura nelle decisioni di pochi detentori del potere economico e politico. Tornano alla mente le parole di Franco Ranieri, l’indimenticato socio fondatore di Lugocontemporanea scomparso nel 2020, quando ci illuminava dicendo che «l’Intelligenza non può ritenersi tale se non contempla l’empatia». Dunque, per noi di Lugocontemporanea una guerra è la sconfitta dell’intelligenza, del linguaggio, della diplomazia, del rispetto per l’Umanità e del suo ambiente.

Tuttavia, il Sistema Capitalistico Globale non si scompone e l’attualità ci parla di nuovo di guerra. Il lavoro della guerra non si è mai arrestato nel complesso e incoerente incedere della storia dell’Uomo; a tutt’oggi, anche in altre zone del mondo lontane dall’Ucraina e dall’Europa, si continua a combattere, a produrre morte e distruzione, conflitti e profitti.

In proposito terremo un breve dibattito; come da qualche anno a questa parte siamo lieti di poter ospitare nuovamente EducAid, l’organizzazione non governativa impegnata nella cooperazione d’aiuto in ambito socio-educativo e vicina alle problematiche infantili prevalentemente attiva sulla striscia di Gaza. In quel lembo di terra tra Egitto e Israele si trascina da decenni un conflitto irrisolto, lasciato dalle Comunità Internazionali alla propria intricata risoluzione da tempo immemore.

A cosa serve dunque l’Arte? Cosa può fare? Come affronta una guerra? Agli artisti la fatica di rispondere a queste domande. L’arte resta un linguaggio potente, ineffabile, capace di parlare all’intimo umano con risonanza “aumentata”, per così dire. Non riuscirà forse a modificare coscienze ma confidiamo possa almeno lenire qualche dolore.

In conclusione vogliamo ricordare queste parole: «L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo» (Articolo 11 de La Costituzione).