19.LUGOCONTEMPORANEA.23

LUGO2023

LA QUESTIONE AMBIENTALE
XIX edizione



18.LUGOCONTEMPORANEA.22

LUGO2022

MEN AT WAR
XVIII edizione

14, 15 LUGLIO 2022
Pavaglione - Lugo di Romagna (RA)


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Celebra il diciottesimo anno di attività Lugocontemporanea -il Festival di Musica in dialogo con le altre forme espressive- che si svolgerà il 14 e 15 luglio all’interno del Pavaglione nel centro storico di Lugo di Romagna.

Ospite speciale della rassegna -prima italiana del tour europeo- è il leggendario sassofonista Steve Coleman*, uno degli interpreti più significativi della più recente storia musicale afroamericana.

Coleman indaga ogni possibilità tematica, armonica e sopratutto ritmica, in una personale alchimia musicale di matrice Black. Le sue architetture compositive intrecciano sia narrazioni spontanee, sia il rigore della poliritmia di certa Musica Classica, fino a groove metropolitani e a sonorità tribali africane con i loro mantrici esoterici retaggi. Al rito-concerto di Lugo, insieme a Coleman parteciperà il celebre Five Elements: Jonathan Finlayson alla tromba, Anthony Tidd al basso elettrico, Sean Rickman alla batteria e Kokayi, quest’ultimo nel ruolo di sacerdote della parola improvvisando tra spoken word, free-style e futuribili strade della post-jazz poetry.

* Gli eventi in programma il 14 luglio sono a pagamento, mentre il 15 luglio a ingresso gratuito.

PREVENDITA 14 LUGLIO
"Steve Coleman and Five Elements"


BIGLIETTERIA 14 LUGLIO
Steve Coleman & Five Elements + Hobby Horse
dalle ore 20.00 in Piazza Martiri (lato Rocca).
Pagamento esclusivamente in contanti.

Presentando il biglietto del 14 luglio presso il Ristorante Tatì
e/o alla Vinosteria Amici Miei è previsto uno sconto.


Oltre a Steve Coleman & Five Elements, gli ospiti in programma sono tutti esponenti del più prestigioso scenario artistico contemporaneo:
dal vivace movimento musicale fiorentino arrivano Hobby Horse, il trio collettivo con Dan Kinzelman ai sassofoni, Joe Rehmer al contrabbasso e Stefano Tamborrino alla batteria; particolarmente in linea con la vocazione multidisciplinare di Lugocontemporanea sarà la performance Piano Solo Corpo Solo, l’ultimo lavoro del pianista Simone Graziano ideato insieme alla danzatrice Claudia Caldarano; e ancora, Progressivamente, progetto tra jazz e rock progressive nato da un’urgenza compositiva de “Il batterista italiano” Roberto Gatto, musicista tra i più riconosciuti al mondo da pubblico e critica. L’ensemble di Gatto è composto da Marcello Allulli al sax tenore e live electronics, Francesco Fratini alla tromba, Alessandro Gwis al piano e tastiere, Andrea Molinari alla chitarra elettrica, Pierpalolo Ranieri al basso elettrico e live electronics. Si terrà infine un breve dibattito: siamo lieti di poter ospitare nuovamente EducAid, l’organizzazione non governativa impegnata nella cooperazione d’aiuto in ambito socio-educativo e vicina alle problematiche infantili prevalentemente attiva sulla striscia di Gaza.

L’Associazione Lugocontemporanea ringrazia Comune Lugo, Fondazione Teatro Rossini e Regione Emilia Romagna per il sostegno, nonché Ravenna Festival, Arci Emilia Romagna e Combo Jazz Club per la collaborazione.

Come ogni anno l’Associazione Lugocontemporanea propone agli artisti e al pubblico un input creativo e di riflessione; il tema della XVIII Edizione 2022 è

MEN AT WAR

Uomini in guerra, uomini al lavoro; il lavoro della guerra non riguarda solo gli apparati militari chiamati a fronteggiarsi o le popolazioni costrette a ingegnarsi per sopravvivere. Una guerra implica una moltitudine di opportunità economiche inimmaginabile nel nostro quotidiano.

Secondo il Global Peace Index dell’Institute for Economics and Peace, dal 2008 si riscontra un aumento senza precedenti della spesa militare globale; «l’Istituto Internazionale di Ricerche sulla Pace di Stoccolma ci dice che le spese militari nel 2021 hanno raggiunto i 2.113 miliardi di dollari e rappresentano il 2,2 % del Pil mondiale. Le spese per l’aiuto allo sviluppo hanno invece raggiunto globalmente i 179 miliardi di dollari» (Da Internazionale n. 1459).

Lo storico e sociologo tedesco Otto Hintze, già intorno agli anni ’30 del secolo scorso avanzava l’idea che «la guerra è un elemento fondativo dell’origine e dello sviluppo dello Stato Moderno» (da Manuale di Scienze della Politica di Gianfranco Pasquino - Ed. Il Mulino, 1986).

Ora, se noi non facciamo differenze tra la vita di militari e di civili, la guerra invece predilige i secondi. La perdita di una sola vita umana in guerra segna la sconfitta dell’intera Umanità, l’oscuramento della sua intelligenza, che disperde e riconfigura nelle decisioni di pochi detentori del potere economico e politico. Tornano alla mente le parole di Franco Ranieri, l’indimenticato socio fondatore di Lugocontemporanea scomparso nel 2020, quando ci illuminava dicendo che «l’Intelligenza non può ritenersi tale se non contempla l’empatia». Dunque, per noi di Lugocontemporanea una guerra è la sconfitta dell’intelligenza, del linguaggio, della diplomazia, del rispetto per l’Umanità e del suo ambiente.

Tuttavia, il Sistema Capitalistico Globale non si scompone e l’attualità ci parla di nuovo di guerra. Il lavoro della guerra non si è mai arrestato nel complesso e incoerente incedere della storia dell’Uomo; a tutt’oggi, anche in altre zone del mondo lontane dall’Ucraina e dall’Europa, si continua a combattere, a produrre morte e distruzione, conflitti e profitti.

In proposito terremo un breve dibattito; come da qualche anno a questa parte siamo lieti di poter ospitare nuovamente EducAid, l’organizzazione non governativa impegnata nella cooperazione d’aiuto in ambito socio-educativo e vicina alle problematiche infantili prevalentemente attiva sulla striscia di Gaza. In quel lembo di terra tra Egitto e Israele si trascina da decenni un conflitto irrisolto, lasciato dalle Comunità Internazionali alla propria intricata risoluzione da tempo immemore.

A cosa serve dunque l’Arte? Cosa può fare? Come affronta una guerra? Agli artisti la fatica di rispondere a queste domande. L’arte resta un linguaggio potente, ineffabile, capace di parlare all’intimo umano con risonanza “aumentata”, per così dire. Non riuscirà forse a modificare coscienze ma confidiamo possa almeno lenire qualche dolore.

In conclusione vogliamo ricordare queste parole: «L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo» (Articolo 11 de La Costituzione).



17.LUGOCONTEMPORANEA.21

LUGO2021

A DISTANZA
[L'epidemia all'isolamento]

XVII edizione

20, 21, 22 LUGLIO 2021
Centro Storico - Lugo di Romagna (RA)


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Torna anche quest’anno dal 20 al 22 luglio, Lugocontemporanea, la rassegna estiva che, arrivata alla sua 17esima edizione, si pone nel panorama culturale italiano come una tra le più attente e longeve nell’ambito della ricerca artistica.

Ospite speciale della rassegna per una delle sue uniche date italiane, un’icona nel panorama del jazz a livello mondiale, Bill Frisell, chitarrista e compositore statunitense tra i più influenti dell’attuale scena contemporanea. Noto per aver militato nel gruppo Naked City con John Zorn e per le sue rivisitazioni di brani di compositori italiani come Ennio Morricone e di Nino Rota, a Lugo di Romagna Bill Frisell si esibirà in Trio insieme a Thomas Morgan al contrabbasso e Rudy Royston alla batteria. Bill Frisell Trio a Lugocontemporanea presenterà Valentine, l’album che ha vinto il referendum di Musica Jazz “Top Jazz 2020” nella categoria “Disco internazionale dell’anno”.

PREVENDITA BILL FRISELL TRIO

Oltre a Frisell, gli ospiti in cartellone sono tutti esponenti del più prestigioso e innovativo scenario artistico contemporaneo: il tap dancer Guillem Alonso con il vibrafonista Pasquale Mirra, il gruppo Don Karate di Stefano Tamborrino dr, con Pasquale Mirra vibr, Simone Graziano piano + Paolo Pinaglia visual, il progetto elettronico Nuova Superficie di Enrico Malatesta e Giovanni Lami, i video-maker Carloni & Franceschetti, la regista teatrale Chiara Guidi / Iraa Societas.

Come ogni anno la rassegna estiva -che da sempre oltre che di musica si occupa di poesia, danza, teatro, visual art- propone un input creativo e di riflessione, il tema dell’edizione 2021 è A Distanza [l’epidemia all’isolamento].
La preposizione “A” apre il mondo di possibilità interpretative della distanza; stare A Distanza è un concetto che nell’ultimo anno abbiamo subito, favorito o accettato ma non è un tema così recente; da tempo si parla della distanza di pensiero tra culture vicine o lontanissime, di quella geografica, per esempio dalle zone di guerra, della distanza dall’ambiente e dalla natura, della distanza tra esseri umani che interagiscono sempre più solo tramite piattaforme virtuali. A causare le distanze è soprattutto il consumismo dilagante, in grado di annientare ogni forma di empatia, ovvero il fondamento stesso del concetto di umanità come motore di solidarietà, comprensione e aiuto.

A introdurre le esibizioni artistiche, sul tema sono state invitate a dibattere anche importanti Associazioni come UNESCO Giovani -che già nel 2016 ha premiato l’operato di Lugocontemporanea- ed Educaid l’organizzazione non governativa impegnata nella cooperazione d’aiuto in ambito socio-educativo e vicina alle problematiche infantili in quei luoghi distanti da noi, come a esempio la striscia di Gaza.

Tutti gli eventi sono gratuiti, fatta eccezione per l’esibizione del Bill Frisell Trio.
Anche quest’anno Lugocontemporanea è dedicata alla memoria di Franco Ranieri, il socio fondatore scomparso il 23 marzo 2020, la mente visionaria che ha regalato al territorio (e non solo) tante idee costruttive e che ha saputo infondere il senso della comunità e tanta bellezza.



BILL FRISELL
a Lugocontemporanea il 21 LUGLIO 2021



© Monica Frisell


Siamo lieti e orgogliosi di poter annunciare il primo grande ospite della prossima XVII edizione di Lugocontemporanea 2021: Mister BILL FRISELL!

Frisell, uno dei musicisti e compositori dell’odierna scena contemporanea, si esibirà con il suo nuovo progetto in TRIO nell’area del Pavaglione (Piazza Mazzini) a Lugo di Romagna (RA), il 21 luglio alle ore 21:30.
L’evento (imperdibile) vede Bill Frisell alla chitarra elettrica, Thomas Morgan al contrabbasso, Rudy Royston alla batteria;
A Lugocontemporanea Bill Frisell Trio presenterà “Valentine”, l’album che ha vinto il referendum di Musica Jazz “Top Jazz 2020” come “Disco internazionale dell’anno”.

PRENOTAZIONE BIGLIETTI

21 Luglio 2021 > Bill Frisell Trio a 17.Lugocontemporanea.21
Centro Storico di Lugo di Romagna (RA) | Area Pavaglione - ore 21:30


In collaborazione con Ravenna Festival | NAMagency

INFO info@lugocontemporanea.it




16.LUGOCONTEMPORANEA.20



RESET
[Festival della Morte e della Palingenesi]
dedicato a Franco Ranieri
XVI edizione

28, 29 LUGLIO 2020
Pavaglione - Lugo di Romagna


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Celebra sedici anni di attività Lugocontemporanea, il Festival di Musica in dialogo con le altre forme espressive che quest’anno si svolgerà il 28 e 29 luglio in Piazza Mazzini, all’interno del Pavaglione.

Questa non sarà una edizione come le altre: Franco Ranieri, uno dei soci fondatori di Lugocontemporanea e uno dei più illuminati, lungimiranti e appassionati catalizzatori politico-culturali dell’Emilia-Romagna, è venuto a mancare il 23 marzo 2020 per una insospettabile malattia fulminante che nulla ha avuto a che vedere con il Coronavirus.

Franco Ranieri non è più con noi, ma la sua ricerca e le sue riflessioni permeano ogni scelta artistica della rassegna. Con inesprimibile dolore i restanti soci John De Leo e Monia Mosconi gli dedicano Lugocontemporanea 2020.

La nuova edizione che ha per sottotitolo “RESET - Festival della Morte e della Palingenesi” sarà supportata da Ravenna Festival, l’importante organizzazione culturale fondata da Cristina Mazzavillani Muti. E di questo sodalizio Franco sarebbe molto contento.
Come ogni anno, il tema di Lugocontemporanea costituirà per gli artisti invitati uno stimolo creativo da cui trarre ispirazione e da interpretare liberamente.

Morte.
È una parola che fa paura.
È la parola più rimossa nella nostra cultura, nella cultura occidentale.
Non viene evitata quando riguarda gli altri, quando sembra non toccare la nostra vita.
Eppure è sempre presente: almeno da che si esce dall’infanzia, da quando si impara a conoscere la sua esistenza.
È associata alla parola dolore: altro concetto rimosso.
Spesso la nostra strategia di vita è basata sulla rimozione sistematica del dolore e della morte.
Si rimane sospesi in un limbo che toglie significato alle cose.
Come si suole dire «si butta via il bambino con l’acqua sporca».
Senza la morte le cose perdono di senso: senza di essa il piacere, la gioia, anche nella loro accezione più alta, perdono significato, sapore, trascinati in un limbo fatuo e superficiale in cui vengono sostituiti da valori consumistici, dalla possibilità di acquistare beni materiali.
C’è sempre.
Ci accompagna.
È necessaria.
Non bisogna avere paura.
Non si deve avere paura.
Non bisogna associarla solo alla morte fisica.
Si muore in tanti modi.
Si deve morire per potere rinascere: capita tante volte, spesso neanche ce ne accorgiamo.
A volte vorremmo far morire alcune cose: non ci riusciamo! Sono ostinate! Sopravvivono!
Muore un amore, muore un’epoca, muore una possibilità che non abbiamo colto. La necessità di una palingenesi nel nostro mondo, nella nostra cultura, ci spinge ad affrontare un tema così scabroso.
Saranno gli ospiti di questa edizione di Lugocontemporanea a svelarci nuove prospettive, nuovi punti di vista, con i loro racconti e con la loro musica.
Non ci sentiamo dei menagrami, anzi siamo allegri.
Questi appunti sono stati scritti da Franco il 13 febbraio scorso.


Ne parlava da mesi, prima, molto prima della pandemia che sarebbe arrivata. Come spesso accadeva, era lui a suggerire il tema di ogni nuova edizione del Festival, proposto agli artisti invitati. Festival della Morte, Sagra dello Psicopompo, Morte della cultura occidentale, si scherzava sul titolo della prossima edizione del Festival. Sarebbe stata la XVI insieme. La Storia della Morte ha probabilmente inizio con la nascita di tutto, miliardi di anni prima che l’uomo ne venisse a conoscenza e trovasse spiegazioni metafisiche o traesse quesiti filosofici sull’Esistenza. Non potendo fare una esegesi della Morte, in questa presentazione avremmo seminato qualche suggerimento senza l’intenzione di voler restringere mai il campo alla sensibilità creativa degli ospiti in programma. Avremmo sicuramente fatto cenno a problemi etici, economici e politici relativi all’annientamento dell’ecosistema da parte dell’uomo, l’ambiente in cui anche egli vive, ai caduti in guerra e ai conflitti tuttora in corso sul nostro pianeta, all’espressione incivile della Pena di Morte. Alle stragi di massa avremmo giustapposto le morti silenziose per eternit, per abbandono, per solitudine, e la morte per chi resta. Dal rigor mortis alla petite mort, dalle morti bianche alla Morte Rossa di Poe. Oltre tutto ciò, uno dei primi motivi per cui Franco propose questo argomento era nell’urgenza di riaprire il dibattito pubblico sulla dolce morte o morte serena, l’eutanasia. Nel dibattito - a introdurre i concerti del 28 luglio - coinvolgeremo un esperto in materia, il dottor Francesco Terrasi, dirigente medico della Casa di Cura Villafranca di Trento. Attualmente in prima linea per curare i contagiati dal virus, il dottor Terrasi era un amico fraterno di Franco ed è quindi un fratello di lugocontemporanea. Scrive Terrasi:
«Conoscevo Franco Ranieri dai primi anni di liceo, ci avvicinò tramite amici comuni la passione per la chitarra, poi una semplice frequentazione diventò un’amicizia profondissima. Ho sempre considerato Franco un fratello maggiore. Nonostante il mio trasferimento in Trentino, non passava settimana che non ci sentissimo e, quando venivo a Lugo e ci trovavamo per qualche ora, era come se in realtà non fossi mai andato via. [...] Si dimostrò sempre molto interessato alle mie vicende umane e lavorative e a questo tipo di problematiche. [...]

Era un mondo che non conosceva ma era di una tale sensibilità che non poteva non colpirlo. In quegli anni già solamente ottenere il testamento biologico sembrava un’impresa impossibile, adesso il testamento biologico è legge, la sedazione terminale è pratica comune. Siamo andati avanti? Poco. Nella realtà, a poco servono le leggi se non sono accompagnate da norme attuative specifiche, ma soprattutto se non si svuota il dibattito su questi argomenti da assurde ideologizzazioni e argomentazioni da guerra santa. Con la medicina moderna la malattia e la morte hanno perso valore sociale. Se non si muore per fatti traumatici o per malattie iperacute, pochi muoiono nel proprio letto, tra le proprie cose, circondati dai propri cari. La morte è un evento che non è più considerato naturale, per cui la si medicalizza, nel tentativo di posporla, spesso, ancora troppo spesso, con mezzi che nulla hanno di umano e scientifico. Il vero problema è quello della scelta personale, che è un diritto inalienabile di qualsiasi persona, di qualsiasi credo religioso e filosofico e, si badi bene, non sto propugnando solamente il diritto ad avere una morte dolce o una eutanasia, ma anche il diritto ad avere tutte le cure logicamente possibili fino all'ultimo secondo».

Franco amava la vita perché - nella gamma delle possibilità - considerava l’eventualità di una caducità ineluttabile. Sicuramente era troppo pigro per sperare nell’eternità e, poiché si definiva agnostico, valutava l’ultraterreno con il beneficio del dubbio.

Di fatto sapeva di storia delle religioni quanto di filosofie orientali, dalle dottrine esoteriche alle valenze caleidoscopiche dei tarocchi fino alla cabala napoletana.

La spiritualità per Franco era una faccenda intima e indicibile che non andava confusa con istanze dogmatiche. Si interrogava sull’usurpazione di certe filosofie orientali fuorviate all’occidentale, ma le domande nascondevano probabilmente un suo problema, poiché era divenuto fisicamente troppo ingombrante per essere alla moda e praticare yoga ormonale.

Lontano anni luce dalla palestra del solipsismo nella catarsi chimica della ripetizione ascetica, alla ricerca di sé preferiva quella dei “se”, soprattutto “se” riguardavano tutti, reietti compresi, e se correlati ai concetti di condivisione e democrazia.

A scanso di equivoci, in rispetto alla memoria, va precisato che Franco aveva forse qualcosa da ridire su chi esercita un culto come strumento manipolatorio di potere - in primo luogo quello politico-economico - ma aveva grande rispetto per chi lo pratica e vi ripone le proprie speranze. Questo è un aspetto inviolabile che ha a che vedere con vitali sentimenti umani.

Ma sono altrettanto rispettabili e contraddittoriamente vitali anche le parole di Borges - autore imprenscindibile nelle conversazioni con Franco - quando asserisce:
«La parola morte mi suggerisce una grande speranza. La speranza di smettere di essere. [...] Morirò e cesserò di esistere, e cosa posso desiderare di più di questo, cosa può esserci di più gradito della morte, che tanto assomiglia al sonno che è forse la cosa più gradita della vita. Vale a dire, diffido dell'immortalità, ma questo non è per me motivo di tristezza quanto di felicità: pensare che cesserò».

E ancora Borges:
«Essere immortale è cosa da poco: tranne l'uomo, tutte le creature lo sono, giacché ignorano la morte; la cosa divina, terribile, incomprensibile, è sapersi immortali. [...] La morte (o la sua allusione) rende preziosi e patetici gli uomini. Questi commuovono per la loro condizione di fantasmi; ogni atto che compiono può esser l'ultimo; non c'è volto che non sia sul punto di cancellarsi come il volto d'un sogno. Tutto, tra i mortali, ha il valore dell'irrecuperabile e del casuale».

A dispetto dell’oblio in cui releghiamo il pensiero della fine, emerge la coscienza di quanto la morte costituisca dolorosa premessa alla rinascita. La palingenesi, anelito ancestrale dell’umanità, consegue inesorabilmente a una fine, a una cesura. Si deve morire per poter rinascere.


15.LUGOCONTEMPORANEA.19



PINOCCHIO FOR PRESIDENT
XV edizione


25, 26, 27 LUGLIO 2019
Centro Storico Lugo di Romagna


>> LEGGI IL PROGRAMMA <<



Celebra quindici anni di attività Lugocontemporanea, il Festival di Musica in dialogo con le altre forme espressive che si svolge ogni estate nel centro storico di Lugo di Romagna (RA).

Sempre per direzione artistica di John De Leo, Franco Ranieri e Monia Mosconi, la rassegna multidisciplinare quest’anno si svolgerà nei giorni 25, 26, 27 luglio.

Lugocontemporanea è oramai nell’immaginario culturale nazionale ed è attesa con interesse e curiosità sia dal pubblico sia dalla critica specializzata; l’omonima Associazione organizzatrice è stata recentemente premiata con il riconoscimento di UNESCO: «[…] per l’impegno attivo sul territorio dimostrato con il festival Lugocontemporanea che dal 2005 offre alla cittadinanza occasioni importanti di fruizione culturale».

Come ogni anno Lugocontemporanea suggerisce agli artisti invitati un tema, uno stimolo creativo da cui trarre ispirazione e da interpretare liberamente; il tema di 15.Lugocontempornaea.19 é “Pinocchio for president”.

Pinocchio è una maschera del teatro e della letteratura italiana entrata nell’immaginario collettivo diventando un vero e proprio archetipo.

Tra le innate e non del tutto esemplificabili necessità dell’Uomo di raccontare favole (nonché di credervi), la storia di Pinocchio entra nella memoria popolare -poi in quella colta- assumendo una serie di valenze e implicazioni complesse. Pinocchio è un simbolo, una carta da aggiungere a moderni tarocchi, uno dei moltiplicatori delle chiavi di lettura della realtà.

Come tutti i simboli, le direzioni che offre questa carta sono davvero molte, letture terrene altre più auliche, o esoteriche se si pensa alla storia della magia e della palingenesi raccontata da Collodi.

Non faremo qui una analisi esaustiva dei possibili svolgimenti filosofici o psicologici contenuti ne Le Avventure di Pinocchio (e dei suoi personaggi) ma crediamo che esplorarne alcuni attraverso l’Arte e la rappresentazione possa essere ancora uno stimolante esercizio di fantasia, di intelligenza e di attualità.

Perché parlare oggi di Pinocchio al di là di anniversari o di una qualche ricorrenza collodiana? Forse proprio perché non viene sufficientemente ricordato, nonostante la vita e la cronache quotidiane offrano purtroppo continue connessioni e analogie a detto archetipo.

Forse perché -senza volere troppo banalizzare il concetto- fake news e altre sciocchezze del nostro presente passano quasi in sordina.

Al di là di moralismi -di cui Pinocchio ne è comunque pieno- una crescente parte della società occidentale contemporanea si è quasi abituata all’idea che in fondo “siamo tutti un po’ Pinocchio”, che dire bugie non sia grave, abituandoci dunque al fatto che le bugie se reiterate storicizzano e diventano verità.

Senza troppi giri di parole guardando poi agli esponenti delle politiche mondiali non è molto difficile immaginarli con il naso lungo. Così come è sempre più facile trovare tante teste di legno. Pensiamo siano diventati troppi i burattinai che tengono i fili delle nostre sorti, confinandoci a marionette funzionali all’economia.

La tentazione, la povertà, l’edonismo. Un altro fattore di modernità in Pinocchio sta anche nell’emancipazione attraverso la bontà. Nella favola il tratto di questo riscatto è individuale; sebbene vi sia senz’altro una necessità di riscatto individuale, noi dell’Associazione Lugocontemporanea continuiamo a credere sia più utile quello sociale e collettivo. Ma in generale il tempo che stiamo vivendo non sembra dare conforto a questa tesi.

Nel manifesto di Lugocontemporanea, la bellissima illustrazione di Andrea Serio sembra presentarci un uomo di potere, chiamiamolo così, con il naso lungo e il volto chino in senso di vergogna. Anche il sentimento della vergogna sembra dimenticato dai più. Indubbiamente non basterà l’impegno degli artisti invitati per risolvere i temi suggeriti in Pinocchio -ci vorrebbe davvero la bacchetta magica della fata turchina- ma la responsabilità di tenerli in circolo ancora da senso al nostro operato.






14.LUGOCONTEMPORANEA.18



INPUT ROSSINI
XIV edizione

26, 27, 28 LUGLIO 2018
Centro Storico Lugo di Romagna


INGRESSO GRATUITO


Anteprima ITINERANEA
17 LUGLIO > Fusignano (RA)

Viale Romagna

[danza + teatro]
h.21:00 Bosco dei Briganti

DEWEY DELL
> I AM WITHOUT (Io sono senza)
Produzione di SOCÌETAS 2018 | Durata 30’

[musica + danza]
h.22:30 Radura nel Bosco dei Briganti

CLAUDIA CASTELLUCCI / SOCÌETAS
> VERSO LA SPECIE
Produzione SOCÌETAS in collaborazione con LA BIENNALE DI VENEZIA


Anteprima ITINERANEA
24 LUGLIO > Cotignola (RA)
Via Sandro Pertini

[danza + teatro]
h.21:00 Arena delle Balle di Paglia

DEWEY DELL
> I AM WITHIN (Io sono dentro)
Produzione di SOCÌETAS 2018 | Durata 30’


26 | 27 | 28 LUGLIO
Centro Storico di Lugo di Romagna



26 LUGLIO

[musica]
h.21:15 Chiostro del Carmine

URI CAINE
> PIANO SOLO

[musica + conferenza]
h.22:15 Chiostro del Carmine

GUIDO FACCHINI | FRANCO NADDEI
PAOLO PETROCELLI

> COMICA FINALE
Produzione di LUGOCONTEMPORANEA in collaborazione con UNESCO Giovani


27 LUGLIO

[musica + danza]
h.21:15 Chiostro del Monte

GABRIELE BOMBARDINI | DANIELE ALBANESE
> GIOCARE ROSSINI
Produzione di LUGOCONTEMPORANEA in collaborazione con Associazione STALK

[musica + scenografia luminosa]
h.22:15 Chiostro del Carmine

MARCO FAGOTTI
TRIP – Trance Through Rossini
Produzione di LUGOCONTEMPORANEA


28 LUGLIO

[musica + conferenza]
h.21:15 Chiostro del Monte

ANTONGIROLAMI | CASETTA | PAPPALARDO
> À LA CARTE (passioni e fobie di un viaggio immaginario )
Libere accumulazioni timbriche su testi e ricette di G. Rossini
Produzione di LUGOCONTEMPORANEA
in collaborazione con Conservatorio F. MORLACCHI di Perugia


[musica]
h.22:15 Chiostro del Carmine

CLOCK’S POINTER DANCE
> THE CLOCK POINTS BACK : Rossini
Produzione di LUGOCONTEMPORANEA


DOVE MANGIARE
HOTEL ALA D’ORO
Corso Matteotti, 56
48022 Lugo (RA)
RISTORANTE PIZZERIA TATÌ
Largo Repubblica, 4
48022 Lugo (RA)
LUG LA BIRRERIA DEL PAVAGLIONE
Piazza Mazzini, 59
48022 Lugo (RA)
JOLLY LUGO
Piazza Giuseppe Mazzini, 84
48022 Lugo (RA)
LA BRUSCA
Via G. Garibaldi, 22
48032 Fusignano RA
FATA ROBA
Via della Repubblica, 30
48034 Fusignano RA
Pizzeria GRANATA
Piazza P. D. Armandi, 10A
48032 Fusignano RA


DOVE DORMIRE
HOTEL ALA D’ORO
Corso Matteotti, 56
48022 Lugo (RA)
HOTEL S.FRANCISCO
Via Amendola, 14
48022 Lugo (RA)
HOTEL TATÌ
Via Provinciale Cotignola, 22/5
48022 Lugo (RA)


Direzione Artistica
JOHN DE LEO | FRANCO RANIERI | MONIA MOSCONI

Associazione Lugocontemporanea in collaborazione con Comune di Fusignano | Caffè Letterario di Lugo | Associazione Primola | Area Sismica | ARCI Bologna

Con il patrocinio di Regione Emilia Romagna | Comune di Lugo | Comune di Fusignano | Unione Comuni Bassa Romagna Conservatorio F. Morlacchi di Perugia | Greenpeace Italia | UNESCO | Radio RAI 3

Collaboratori esterni Gerardo Ricci, Fabio Biondi, Piero Ballardini, Daniela Collina, Rossella Vigneri, Giovanna Disabato, Ariele Monti

Artwork / Webdesign
Elisa Caldana

Illustrazione
Andrea Serio

si ringrazia






14.LUGOCONTEMPORANEA.18



INPUT ROSSINI
XIV edizione

26, 27, 28 LUGLIO 2018
Centro Storico Lugo di Romagna


Come ogni anno Lugocontemporanea offre agli artisti invitati un tema, uno stimolo creativo da cui trarre ispirazione e da interpretare liberamente;
IL TEMA di 14.Lugocontemporanea.18 è INPUT ROSSINI

Lugocontemporanea coglie con piacere la ricorrenza del centocinquantesimo anniversario dalla morte di Gioacchino Rossini anche perché la vita del grande compositore pesarese è intimamente legata alla città di Lugo di Romagna.

Durante i primi anni del 1800, il giovane Gioacchino trascorreva la sua adolescenza proprio a Lugo (si visiti la casa di via Manfredi, 25 dove abitò, e il museo di Casa Rossini in via Giacomo Rocca, 14) e presso la Scuola dei Canonici Malerbi iniziava i suoi primi studi musicali. L’organo del Callido sul quale si esercitava è tutt’oggi operante nella Chiesa del Carmine. Alla città di Lugo ha dedicato alcune opere semi-sconosciute come la “Messa di Lugo” e “Vespro Lughese” recentemente rinvenute e in esposizione presso la Biblioteca Trisi. A Rossini viene intitolato il Teatro Comunale della città.

La sua musica è insieme apollinea e dionisiaca, vitalistica, audace, ora salottiera e giocosa ora profonda e inquieta; oltre al suo ruolo nella storia della musica italiana ed europea, oltre all’enorme eredità musicale di uno dei più moderni compositori nella transizione dal Classicismo al Romanticismo, l’Input sul quale vorremmo che gli artisti invitati riflettessero -e ci facessero riflettere- riguarda anche “l’uomo Gioacchino Rossini”. Un uomo dalla personalità complessa, imprevedibile, e con un insondabile “lato oscuro”.

Una vita affascinante e misteriosa quella di Rossini, ricca di contraddizioni, di umane debolezze; quella rinomata crisi creativa, l’improvviso ritiro dalle scene all’apice del successo proprio mentre era il musicista più celebre del suo tempo. Poi la depressione, la solitudine di un uomo dall’eloquio vivace e spiritoso, buongustaio e gaudente.

Agli artisti partecipanti a questa XIV edizione di Lugocontemporanea -invitati a reinterpretare e reinventare in chiave contemporanea la figura tout court di Rossini- ci siamo permessi di suggerire di confrontarsi anche con questi aspetti.

Aspetti personali, forse secondari rispetto alla sua opera ma che ce lo fanno sentire più vicino. Ci piace immaginarlo come un uomo a cui il successo non bastava; costretto a scegliere la solitudine perché necessitava d’altro. Anche in questo sta la sua modernità. Probabilmente anche Rossini aveva “il Blues”.

> PRESTO IL PROGRAMMA

17 LUGLIO > Anteprima ITINERANEA a Fusignano (RA)
24 LUGLIO > Anteprima ITINERANEA a Cotignola (RA)

Direzione Artistica
John De Leo | Franco Ranieri | Monia Mosconi

Associazione Culturale LUGOCONTEMPORANEA
In collaborazione con Fondazione Teatro Rossini
Caffè Letterario di Lugo | Area Sismica | ARCI Bologna

Con il patrocinio di
Regione Emilia Romagna | Comune di Lugo | Greenpeace Italia | UNESCO | Radio RAI3




FOLKLORE - Musiche dal mondo



Etimologia: dall'inglese folklore, formato da folk cioè "popolo" e lore ossia "sapere"

Folklore è una nuova rassegna, alla sua seconda edizione, che ha lo scopo di valorizzare e diffondere la musica popolare nella straordinaria bellezza e varietà di declinazioni che offre questa espressione artistica e culturale.
Ogni cultura, popolo, area geografica ha un suono segreto, unico, non omologabile che ha raccontato la vita e le emozioni, in ogni sfaccettatura, della gente che abita questo pianeta. E' un suono interiore, intimo, ma anche forte, affermativo, vivo.
Sì! Vivo!
Neanche la tremenda deriva culturale in cui si dibatte oggi la cultura occidentale è riuscita a spegnerlo, a sopprimerlo.
Ci sono ancora musicisti che sanno cercarlo e ascoltarlo, toglierlo dal museo in cui si vorrebbe relegarlo e annichilirlo, farlo diventare un’esperienza di vita, una chiave di ricerca, un modo per esplorare la propria individualità umana e artistica. Così questo suono diventa "oggi", diventa "futuro".
Folklore è onorata di ospitare nel suo programma gli artisti che hanno fatto di questa passione, di questa necessità, lo stimolo, la cifra e il senso della propria proposta artistica.


PROGRAMMA 2018
ATTENZIONE! A causa del maltempo, il concerto de “L’inconsapevole Tom Frost”
previsto per il 28 febbraio, è stato rinviato al 21 marzo.


14 febbraio

BEVANO EST > musica “popolata”
Stefano Delvecchio: organetto diatonico, voce
Davide Castiglia: violino
Giampiero Cignani: clarinetto, clarinetto basso

“Rustico e raffinato, sono aggettivi che ben si addicono a questo gruppo, che della musica popolare conserva la vispezza, il brio, lo struggimento, gli eccessi, l'esortazione al ballo, con una attualità che arriva dalla lezione dei maestri contemporanei, e a una grazia compositiva che lo rende unico”.
Mariangela Gualtieri


Un Incoraggiamento verso la diversità
Il Bevano è un fiume romagnolo.
Bevano Est è un’area di servizio sull’autostrada, un non-luogo dove si sfiorano pezzi di mondo di ogni genere.
Bevano Est è un progetto musicale che nasce nel 1991. Una formazione di strumenti acustici che propone, con sottile ironia, una musica di propria composizione, sguaiata e delicata, che in teatro si siede scomposta, in osteria chiede ascolto e in piazza fa ballare. Una musica popolata.
Un suono che setaccia le cose del mondo, senza sudditanza, senza scrupolo filologico, mettendo in pratica l’idea che l’arte, ogni tipo di arte, non sia un’entità chiusa, ma il centro di innumerevoli relazioni.
Siate curiosi, e fatevi avanti.


14 marzo

GIOVANNANGELO DE GENNARO / PEPPE FRANA DUO
> musica tradizionale del Mediterraneo

Giovannangelo De Gennaro: voce, traversiere, viella, organistrum
Peppe Frana: Oud, liuto medievale, chitarrino

Oriente Occidente
Siamo di fronte a innumerevoli vie che si sfiorano, incrociano e insieme, parallelamente, raggiungono la meta della bellezza in armonia. Il cammino musicale di questo programma affonda i suoi passi in sonorità medievali tra occidente e oriente. Melodie, danze, canti d'amore, lasceranno campo aperto all'improvvisazione musicale ispirata da una perfetta assonanza tra i due musicisti. I canti, sono accompagnati da preludi strumentali tradizionali e classici del bacino Mediterraneo.


21 marzo

L’INCONSAPEVOLE TOM FROST > dal tango alla musica popolare europea
Pepe Medri: bandoneon, organetto, sega
Dimitri Sillato: violino

L’Inconsapevole Tom Frost
Un sodalizio artistico, in qualsiasi disciplina, necessita ovviamente di incontri. Una ricerca di equilibrio fra differenti personalità che spesso risulta difficilmente raggiungibile.
Si può invece decisamente definire una affinità elettiva la forza che lega Pepe Medri e Dimitri Sillato in questa versione ridotta e cameristica del gruppo Timbuctù Orkestra. Dimensione in cui hanno trovato fin da subito una forte identità espressiva, merito soprattutto della musica di Pepe Medri che conserva sempre, nonostante i riferimenti al tango e più genericamente al popolare, una grande riconoscibilità e originalità.
I brani scritti da Pepe si possono quindi definire di radice popolare, ma gli ampi spazi di improvvisazione e la formazione stessa dei musicisti che provengono dal jazz e dalla musica colta, ampliano molto l’orizzonte.
Lirica e sorprendente la musica di questo duo è un sortilegio e come ogni artista naif, Pepe mantiene un’ingenuità, un’imperfezione che fanno del suo mondo, poesia.


28 marzo

MI LINDA DAMA > musicale tradizionale sefardita
Namritha Nori: voce
Giulio Gavardi: chitarra, saz turco, oud arabo, mandolino, sax soprano
Niccolò Giuliani: cajon, darbouka, tamburi a cornice, wave drum, palmas, effetti

Mi Linda Dama è un progetto di esplorazione e riarrangiamento della tradizione musicale sefardita; canti antichi dalla forte carica emotiva ri-proposti con arrangiamenti freschi e originali, volti ad enfatizzare la fusione di tutte le culture mediterranee confluite in questa tradizione, in un connubio di suoni antichi e moderni grazie all'utilizzo di un'ampia varietà di strumenti di epoche ed aree diverse. Un approccio dunque che non vuole essere mera riproposizione ma fusione, rinascita e innovazione, che consenta una riscoperta di un repertorio antico ma dai significati estremamente attuali, essendo nato da una migrazione attraverso tutto il Mediterraneo..

I sefarditi: una tradizione mediterranea
Durante il medioevo nella penisola iberica gli ebrei sefarditi convissero con cristiani e arabi musulmani. L'editto di Granada del 1492 ne sancì l'espulsione, dando via alla loro diaspora che lì portò nei secoli ad attraversare tutto il Mediterraneo. Nei loro canti, tramandati oralmente di generazione in generazione, confluirono così culture diverse, in cui le storie ebraiche si fusero con le melodie ispaniche e con i ritmi arabi/andalusi, creando un tessuto musicale ricchissimo. I testi raccontano storie senza tempo, in cui l'amore, il viaggio e la storia sono protagonisti.


11 aprile

PEPPE LEONE / GIUSEPPE VOLPE DUO > musica popolare del Sud Italia e della Colombia
Peppe Leone > tamburi a cornice e voce
Giuseppe Volpe > fisarmonica

Magic Tambourine
Peppe Leone presenta il proprio lavoro di ricerca e innovazione su una serie di percussioni quali darbouka, cajone riq, duff, tamburello e tamburi a cornice.
Ad accompagnare le percussioni saranno la sua voce e una fisarmonica.
Il repertorio prevede rielaborazioni di brani tradizionali dalla Campania al Salento, dai Balcani al Medioriente, dal Messico fino alla Colombia.
In questo inseguirsi di passato ed avanguardia emergono i suoni del tamburo definiti come MAGICI.


25 aprile

VICTOR HERRERO > musica popolare spagnola
Victor Herrero: chitarra classica e voce

In questo concerto intenso e poetico, potrete ascoltare in anteprima alcuni brani del nuovo album in uscita: “Hermana”, una raccolta di canzoni evocative su chitarra e voce spagnola, registrate dal vivo nei giorni invernali al Funkhaus Studios di Berlino.


INFO

Caffè Zampanò
Corso Giuseppe Garibaldi, 52
47521 Cesena (FC)
tel. 348 8532835 | Facebook

Direzione artistica
Monia Mosconi

Organizzazione
Associazione Lugocontemporanea

Ufficio stampa
Monia Mosconi
monia@lugocontemporanea.it





13.LUGOCONTEMPORANEA.17
[FESTIVAL DI MUSICA + Poesia. Teatro. Videoarte. Cinema. SoundArt]



Con il patrocinio di
Regione Emilia Romagna Comune di Lugo | Comune di Fusignano | Unione dei Comuni della Bassa Romagna | Conservatorio Ottorino Respighi di Latina | Conservatorio Alfredo Casella dell’Aquila | Accademia di Belle Arti Macerata | Greenpeace Italia | UNESCO | RAI Radio 3

Associazione Culturale LUGOCONTEMPORANEA
in collaborazione con

Area Sismica | Caffè Letterario di Lugo | ARCI Bologna



AREA SISMICA
XIII edizione

27, 28, 29 LUGLIO 2017
Centro Storico Lugo di Romagna

[ Anteprima a Cotignola il 14 Luglio ]
[ Anteprima a Fusignano il 20 luglio ]


CHIOSTRO DEL CARMINE
Piazza Trisi
48022 Lugo (RA)

CHIOSTRO DEL MONTE
Corso Garibaldi, 10
48022 Lugo (RA)

INGRESSO GRATUITO



Dowload > BROCHURE + MAPPA




Anteprima ITINERANEA
14 LUGLIO
Cotignola (RA)

[musica + teatro]
h.21:30 Arena delle Balle di Paglia

CHIARA GUIDI / FRANCESCO GUERRI
> INFERNO esercizi per voce e violoncello sulla Divina Commedia - I Atto
Produzione di SOCIETAS in collaborazione con LUGOCONTEMPORANEA e Associazione PRIMOLA Cotignola


Anteprima ITINERANEA
20 LUGLIO
Fusignano (RA)


[musica + teatro]
h.21:30 Bosco dei briganti > Viale Romagna

THEATRO
> TREMITO du champ
Produzione di LUGOCONTEMPORANEA in collaborazione con Comune di Fusignano

[musica]
h.22:30 Radura nel Bosco dei briganti

FABRIZIO OTTAVIUCCI
> FALDE TIMBRICHE
Produzione di LUGOCONTEMPORANEA in collaborazione con AREA SIMICA



27 | 28 | 29 LUGLIO
Centro Storico di Lugo di Romagna


27 LUGLIO

[musica + teatro]
h.21:00 Chiostro del Carmine

CHIARA GUIDI / FRANCESCO GUERRI
> INFERNO esercizi per voce e violoncello sulla Divina Commedia - II Atto
Produzione di SOCIETAS in collaborazione con LUGOCONTEMPORANEA e Associazione PRIMOLA Cotignola

[conferenza]
h.22:00 Chiostro del Monte

VALERIO CORZANI
> JOHN CAGE: IL SISMA E L’ANTISISMA
Relazioni telluriche tra Musica Contemporanea e Politica

Produzione di LUGOCONTEMPORANEA in collaborazione con CAFFÉ LETTERARIO di Lugo e ARCI BO

[musica + video]
h.23:15 Largo Aurelio Baruzzi

e-cor ensemble + SALVATORE INSANA - Parte 1
MENO INFINITO Duo + SALVATORE INSANA - Parte 2
> QUESTO PIACERE DI INCIAMPARE - Parte 1 e 2 (a cura di Simone Pappalardo)
Produzione di LUGOCONTEMPORANEA con i Conservatori O. Respighi di Latina e A. Casella dell’Aquila


28 LUGLIO

[conduction]
h.21:00 Chiostro del Monte

MÉDÉRIC COLLIGNON + Lugocontemporanea Strings 5tet
> LAHARS
Produzione di Lugocontemporanea

[dibattito]
h.22:00 Chiostro del Carmine

GIORGIO ZANCHINI / FRANCESCA PULCINI / ENDRO MARTINI / SERGIO MACCAGNANI
> AREA SISMICA
Produzione di LUGOCONTEMPORANEA in collaborazione con CAFFÉ LETTERARIO di Lugo e ARCI BO

[conduction]
h.23:15 Largo Aurelio Baruzzi

SIMONE PAPPALARDO + Orchestra Strumenti Autocostruiti GNADDÌ
Feat. Simone Alessandrini e Marco Ariano
> FIELDS
Produzione di LUGOCONTEMPORANEA con i Conservatori O. Respighi di Latina e A. Casella dell’Aquila


29 LUGLIO

[performance musicale]
h.21:00 Chiostro del Monte

JOËLLE LÉANDRE Solo
> MUSISMIQUE: À voix Basse
Produzione di LUGOCONTEMPORANEA in collaborazione con ANGELICA

[musica]
h.22:00 Chiostro del Carmine

MÉDÉRIC COLLIGNON / SIMONE PAPPALARDO / STEFANO SASSO
> ACUSMONIUM TREMENS
Produzione di LUGOCONTEMPORANEA



ESPOSIZIONI ARTISTICHE
da lunedì 24 a sabato 29 luglio dalle 20:30 alle 23:30


[scultura]
> Chiesa di S. Onofrio

MARCANTONIO RAIMONDI MALERBA
> AMEN
Produzione di LUGOCONTEMPORANEA in collaborazione con Gruppo Cultura AUSL Romagna

[installazione sonora]
> Chiostro del Carmine

SIMONE PAPPALARDO / MICHELE MASTRACCI
> ACUSMONIUM

Esecuzioni automatizzate di:
Cadenza di LUIGI CECCARELLI
ElleniKà di GIORGIO NOTTOLI
da Acta Geografica Ciclo Escursioni sulla Frangia di ANDREA VALLE
voices 2.0 di MARIA CRISTINA DE AMICIS

Produzione di LUGOCONTEMPORANEA con i Conservatori O. Respighi di Latina e A. Casella dell’Aquila



DOVE MANGIARE
HOTEL ALA D’ORO
Corso Matteotti, 56
RISTORANTE PIZZERIA TATÌ
Largo Repubblica, 4
PIZZERIA SAX PUB
Viale Orsini, 5
BIRRERIA LUG D' LA RUMAGN
Piazza Mazzini, 59
JOLLY LUGO
Piazza Giuseppe Mazzini, 84
LA VOGLIA MATTA
Via Vittorio Veneto, 63
48010 Fusignano RA
FATA ROBA
Via della Repubblica, 30
48010 Fusignano RA


DOVE DORMIRE
HOTEL ALA D’ORO
Corso Matteotti, 56
HOTEL S.FRANCISCO
Via Amendola, 14
HOTEL TATÌ
Via Provinciale Cotignola, 22/5



direzione artistica
John De Leo, Franco Ranieri, Monia Mosconi

collaboratori esterni
Gerardo Ricci, Massimo Gavelli, Fausto Giorgi, Giuditta Barduzzi, Fabio Biondi, Piero Ballardini, Daniela Collina, Stefano Brugnara, Rossella Vigneri, Ariele Monti, Giovanna Disabato, Andrea Mari

grafica Elisa Caldana
illustrazione Andrea Serio


si ringrazia



INFORMAZIONI
Associazione Culturale Lugocontemporanea
Tel. +39 (0)545 38497 | +39 339 8046127
ufficiostampa@arcibologna.it




13.LUGOCONTEMPORANEA.17

 

XIII edizione
[ AREA SISMICA ]


27 | 28 | 29 Luglio 2017
Centro Storico di Lugo di Romagna 


Come ogni anno l’omonima Associazione offre agli artisti invitati una tematica, uno stimolo creativo da cui trarre ispirazione e da interpretare liberamente;
il tema di 13.Lugocontemporanea.17 è : “AREA SISMICA”

Il primo pensiero volge naturalmente alla drammatica attualità e ai terremoti avvenuti nell’Italia Centrale. Oltre al cast artistico, nel programma di quest’anno abbiamo pianificato alcune conferenze in collaborazione con Arci Bologna e ai nuovi amici di UNESCO: interverranno esperti di urbanistica e di geomorfologia per aiutarci a comprendere meglio le calamità naturali, a conoscerne i rischi, per indicarci come intervenire in caso di emergenza, quindi a educarci quanto più possibile alla prevenzione.

Si parlerà di ambiente, dell’urgenza di mettere in sicurezza le strutture abitative e di quel nostro patrimonio architettonico monumentale che siamo soliti definire “unico”. Troviamo parzialmente soddisfacente quel mantra che ricorda la salvaguardia e la valorizzazione dei nostri beni artistici solo in termini di incremento del Pil; vorremmo piuttosto ricordarne la poesia, rievocarne la bellezza, tentare di scuotere gli animi perché si attivi la necessità di preservarli anche in virtù di quegli ineffabili riverberi benefici che non possiamo trovare nei centri benessere.

“Area Sismica” è ovviamente da intendersi anche come metafora di instabilità, di quel silenzioso terremoto sociale che provoca guasti nelle coscienze, nelle identità individuali e collettive, nella comunicazione tra persone, nel linguaggio e nei suoi contenuti che progressivamente vacillano, cedono e cadono sotto una insufficiente soglia di decenza culturale e politica.

Questi toni, forse un po’ apocalittici, non sono le voci di chi guarda al passato in modo nostalgico ma quelle di chi si preoccupa del presente, sono le voci che si uniscono al coro di quanti vorrebbero coordinarsi con più intelligenza ed etica nell’era della globalizzazione.

Ci troviamo a essere le “voci contro”, quelle non allineate, le voci dei diversi, difficilmente corruttibili perché crediamo nel senso di giustizia e nelle istituzioni, nei sincretismi e nell’antagonismo delle molteplici visioni per coesistere e partecipare alla Realtà condivisa.

É possibile ricostruire una società? Ripartire dalle fondamenta, prevenirne il decadimento quanto più possibile in origine? L’importante costituzionalista nonché illuminato scrittore Gustavo Zagrebelsky, nel 2014 scrive un libro emblematico (tra gli altri) che sembra rispondere sintetizzando queste domande, si intitola: Fondata sulla Cultura.

Non si ha la pretesa di credere che gli artisti invitati a Lugocontemporanea abbiano strategie risolutive circa queste problematiche ma confidiamo in un loro terremoto artistico e non in qualche “scossetta” di assestamento.

Ci appelliamo alla loro funzione, ovvero quella di entrare in contatto con la nostra parte sensibile; chiediamo loro di riunirsi (e riunirci) in certi ideali, come a esempio di riconsiderare l’Arte anche come vettore sociale di chi non ci sta e -se necessario- di recuperare quella valenza reattiva capace di incrinare l’arroganza dei poteri irresponsabili.

Area Sismica è -infine- il nome di un piccolo circolo Arci sito in Rivaldino in Monte, provincia di Forlì; ai suoi soci fondatori va il nostro tributo, il nostro plauso per la qualità di un’offerta artistica forse unica in Italia, per la perseveranza di anni di lavoro condotto sempre con etica e passione.



FOLKLORE - Musiche dal mondo



Etimologia: dall'inglese folklore, formato da folk cioè "popolo" e lore ossia "sapere"

Folklore è una nuova rassegna che ha lo scopo di valorizzare e diffondere la musica popolare nella straordinaria bellezza e varietà di declinazioni che offre questa espressione artistica e culturale. L'obiettivo è quello di presentare la musica tradizionale di popoli lontani, di culture sconosciute o dimenticate, avvicinando l'ascoltatore curioso a suoni, ritmi, melodie e prassi esecutive che poco hanno a che fare con la musica omologata, stereotipata e senza umanità che oggi viene proposta dai media.

La musica popolare ha come necessità assoluta la componente umana e il coinvolgimento diretto, fisico e spirituale dei musicisti che la praticano: ogni concerto diventa per il pubblico una occasione unica, rituale, di partecipazione emotiva ad un evento in cui la distanza tra esecutori e ascoltatori non ha ragione di esistere.

Facciamo diventare il mondo, che a parole viene descritto sempre più piccolo (invece quali abissi e distanze!) una vera comunità di uomini. La musica è il veicolo giusto per conoscersi e sentirsi più vicini.

Questa rassegna è dedicata a Pateh Sabally, il giovane migrante proveniente dal Gambia annegato nel Canal Grande di Venezia mentre veniva schernito e ripreso dai telefonini. Nessuno si è tuffato per salvargli la vita.

PROGRAMMA 2017

1 febbraio

SIMAN TOV > klezmer, musica tradizionale ebraica
Tiziano Paganelli: fisarmonica, percussioni e flauti
Gioele Sindona: violino e voce
Stefano Bertozzi: clarinetto
Fabrizio Flisi: piano

Il buon segno del Kletzmer
Un appassionante viaggio musicale tra cultura ebraica e zingara, per riconoscere la storia di popoli che da secoli attraversano terre e culture di altri, tra integrazione, assorbimento, discriminazione e persecuzione. Accompagnati da struggenti e malinconiche melodie, ritmi vivaci della festa per riscoprire le sfumature dei sentimenti umani.


15 febbraio

SILVANIA DOS SANTOS / GIANCARLO BIANCHETTI DUO > musica popolare brasiliana
Silvania Dos Santos: voce
Giancarlo Bianchetti: chitarra

Nòs
Un viaggio musicale che esplora le più autentiche sonorità brasiliane attraverso la voce di Silvania Dos Santos e la chitarra di Giancarlo Bianchetti. Il duo ha di recente inciso un album, intitolato "Nòs", dedicato alla MPB (Musica Popolare Brasiliana), con particolare attenzione ai ritmi del nord est brasiliano. Il repertorio, infatti, è basato su brani di Luiz Gonzaga, Lenine, Djavan, Ná Ozzetti/Itamar Assumpção, Paulo Diniz e tanti altri. Al disco, suonato, mixato e arrangiato da Giancarlo Bianchetti, hanno collaborato anche Massimiliano Canneto al violino e Maurizio Piancastelli alla tromba.


1 marzo

GIOELE SINDONA / STEFANO DELVECCHIO DUO > musica tradizionale svedese ed emiliano-romagnola
Gioele Sindona: nyckelharpa, violino
Stefano Delvecchio: organetto diatonico

Europa Nord Sud - Antichi Balli tradizionali Svedesi ed EmilianoRomagnoli
Da una collaborazione che nasce nel 2003, si uniscono le esperienze legate alla musica tradizionale proponendo un programma che avvicina la musica da ballo svedese legata alla nyckelharpa a quella dei balli staccati dell'Emilia-Romagna.


15 marzo

ELISA RIDOLFI / RICCARDO BERTOZZINI DUO > fado, musica popolare portoghese
Elisa Ridolfi: voce
Riccardo Bertozzini: chitarra classica

Canta-me o fado
Canta-me o fado è un concerto-reading sulle corde del Fado Portoghese (musica tradizionale di Lisbona), Il duo nasce 20 anni fa dalla voglia di avventurarsi in mondi sonori lusofoni, nella maniera più popolare ed essenziale: una chitarra e una voce.
Il concerto propone musiche storiche e antiche del fado popolare, quei brani cantati da Amalia Rodrigues, Argentina Santos nelle "case do fado", i luoghi deputati all'ascolto di questo particolare genere e uno sviluppo verso il linguaggio attuale di suonare e cantare il fado oggi.
Sviluppo che ha permesso al fado di non diventare musica da museo bensì una musica capace di parlare al cuore dell'ascoltatore di oggi.
Elisa Ridolfi, una tra le massime esperte del genere in Italia, tramite letture racconti e canti, permetterà a chi sarà presente di assaporare questo genere sia sotto l'aspetto musicale che storico/culturale.


29 marzo

EVI EVAN > rebetiko, musica popolare greca
Dimitris Kotsiouros: bouzouki, oud
Giorgio Strimpakos: voce, baglamas
Valerio Mileto: chitarra
Francesco Di Cristofaro: fisarmonica, tzouras
Antonio Anastasia: darbuka, tamburi a cornice
Osvaldo Costabile: violino

O' Meraklis
Meraklìs in greco è chi sceglie con cura, animato dal meràki: il desiderio a volte eccessivo - quasi un 'demone' - di chi ama incondizionatamente le cose belle e raffinate. Con lo stesso spirito gli Evì Evàn hanno scelto una per una le tessere del complesso mosaico che compone il loro ultimo disco. "O' Meraklìs", appunto. Un viaggio tra il Pireo e gli angiporti dell'Asia Minore, scandito da alcuni pezzi originali e interamente registrato fra Atene e Sant'Arpino - a due passi da Napoli. Quella "O" davanti a "Meraklìs", infatti, oltre ad essere l'articolo greco, ha proprio nell'apostrofo un omaggio alla città di Partenope, al centro della "vita rebetika" degli Evì Evàn in Italia fin dai suoi primi passi, nel 2007. E perché gli Evì Evàn sono sì "meraklìs", ma anche mangas (guappo), come ogni musicista di rebetiko che si rispetti.
Nel nuovo album degli Evì Evàn sono presenti tutte le declinazioni del rebetiko: lo hassapiko, uno dei ritmi più popolari, forse di lontane origini albanesi, che si balla solo con gli amici stretti; lo zeibekiko, dalle cadenze arcaiche, una musica ballata quasi immobili, cercando l'instabilità dell'equilibrio, raramente all'aperto o finché c'è ancora il sole; l'amanès, una sonorità che per noi ha un colore turco e orientale, ma che si è formata sull'influenza della musica bizantina e del suo suono "pesante", come un lamento greve; e infine il tsifteteli, la danza del ventre greca, l'unica in cui si sorride; e lo hassaposerviko, con il suo ritmo di ascendenza slava.
Gli Evì Eván nascono nel 2007 dal desiderio di far conoscere alcuni degli aspetti meno conosciuti, ma forse anche tra i più autentici e interessanti, della cultura greca. Hanno esordito a Roma con il primo concerto di musica rebetika, un genere musicale all'epoca conosciuto da pochi ellenofili, sebbene la sua tradizione sia lunga quasi un secolo. Hanno suonato nelle taverne greche, nei centri sociali, ai matrimoni, ai festival e anche sul grande palco dell'Auditorium del Parco della Musica di Roma e nelle trasmissioni di radio e televisioni nazionali. Hanno spiegato che la Grecia non è solo il Partenone, le isole, il mare.
L'orchestra italo greca Evì Eván è stata definita dal settimanale "Internazionale" il "riferimento del rebetiko nel nostro Paese". Ha collaborato con Moni Ovadia, Vinicio Capossela, Daniele Sepe, Gabriele Coen, Sofia Lampropoulou. La band ha orgogliosamente autoprodotto quattro album: "Rebetiko" (2008), "Fuori Luogo" (2011), "Rebetiki Diadromì – Itinerario Rebetiko" (2014), "O' Meraklis" (2017).


5 aprile

SARA JANE GHIOTTI / GIACOMO ROTATORI DUO > canzone francese
Sara Jane Ghiotti: voce
Giacomo Rotatori: fisarmonica

Sous le ciel de Paris – Omaggio a Edith Piaf e alla Chanson Française
I due interpreti di questo viaggio musicale sono Sara Jane Ghiotti, raffinata cantante jazz e Giacomo Rotatori, eclettico fisarmonicista. Il progetto nasce quasi per gioco, intorno ad una serata a lume di candela, dedicata alla voluttuosa bevanda francese, lo Champagne. "L'accordeoniste", primo brano che suonano assieme, li travolge magicamente nel mondo della chanson ed iniziano così a lavorare ad un progetto che vuole omaggiare i grandi interpreti francesi: dalla Piaf a Charles Trenet, da Serge Gainsgbourg a Michel Fugain. Passione, profondità d' interpretazione, drammaticità ma anche ironia, gioco e improvvisazione sono gli elementi chiave di un progetto che, nel più profondo rispetto filologico, viene suonata in acustico, fra la gente, con la gente. Sous le ciel de Paris – Homage to Edith Piaf and to the Chanson Française.


19 aprile

GJAMADANI > musica popolare balcanica
Bardh Jakova: fisarmonica e voce
Gioele Sindona: violino e voce
Jader Nonni: percussioni

In Viaggio nei Balcani
Musica tradizionale dei Balcani e autori classici contemporanei in ambito folk. Balli, canti e improvvisazioni da Albania, Kosovo, Serbia, Macedonia, Grecia, Bosnia, Bulgaria e Romania.


INFO

Caffè Zampanò
Corso Giuseppe Garibaldi, 52
47521 Cesena (FC)
tel. 348 8532835 | Facebook

Direzione artistica
Monia Mosconi

Organizzazione
Associazione Lugocontemporanea

Ufficio stampa
Monia Mosconi
monia@lugocontemporanea.it





12.LUGOCONTEMPORANEA.16
[FESTIVAL DI MUSICA + Poesia. Teatro. Videoarte. Cinema. SoundArt]

Con il patrocinio di
Regione Emilia Romagna | Comune di Lugo | Greenpeace Italia
in collaborazione con
Fondazione Teatro Rossini | Caffè Letterario di Lugo | Polimero | Area Sismica | ARCI Bologna


XII Edizione
VIA MARE [DEDICATO ALLE MUSICHE MIGRANTI]

28 | 29 | 30 Luglio
Centro storico di Lugo di Romagna


28 LUGLIO

[musica]
KALIFA KONE
h.21:00 Chiostro del Monte


[musica]
BEPPE SCARDINO Core Mistery Trio
h.22:00 Chiostro del Carmine



29 LUGLIO

[musica]
ANTONELLO SALIS / STEFANO TAMBORRINO Duo
h.21:00 Chiostro del Monte

[conferenza musicale]
STEFANO ZENNI
h.22:00 Chiostro del Carmine


30 LUGLIO

[musica]
ALVIN CURRAN
h.21:00 Chiostro del Monte

[musica + fotografia]
SIMONE MASSARON Solo
h.22:00 Chiostro del Carmine

[musica]
GIANLUCA PETRELLA / SIMONE MASSARON Duo
h.23:00 Chiostro del Carmine


ESPOSIZIONI ARTISTICHE
da lunedì 25 a sabato 30 luglio dalle h.18:00


[collage]
PIERO DOSI
> Torre del Soccorso della Rocca Estense

[illustrazione]
ANDREA SERIO
> Pescherie della Rocca Estense



DOVE PRANZARE
HOTEL ALA D’ORO
Corso Matteotti, 56


DOVE CENARE
HOTEL ALA D’ORO
Corso Matteotti, 56
RISTORANTE PIZZERIA TATÌ
Largo Repubblica, 4
PIZZERIA SAX PUB
Viale Orsini, 5
BIRRERIA LUG D' LA RUMAGN
Piazza Mazzini, 59


DOVE DORMIRE
HOTEL ALA D’ORO
Corso Matteotti, 56
HOTEL S.FRANCISCO
Via Amendola, 14


design Monica Poletti
allestimenti Fausto Giorgi

artwork Elisa Caldana
illustrazione Andrea Serio

collaboratori esterni
Elisa Caldana, Clara Petroncini, Giuseppe Scrivo, Marco Pignatiello, Gerardo Ricci, Giacomo Pini, Massimo Gavelli, Piero Ballardini, Ariele Monti, Rossella Vigneri, Stefano Brugnara, Luigi Zanolio

si ringrazia
Davide Ranalli, Comune di Fusignano e Lorenza Pirazzoli, Giovanni Barberini, Claudio Leombroni, Daniela Versari, Antonio Poggiali e Staff, Raffele Clò, Manuela Cortesi, Daniele Serafini, Daniela Collina


INFORMAZIONI
Associazione Culturale Lugocontemporanea
Tel. +39 (0)545 38497 | +39 339 8046127
ufficiostampa@arcibologna.it




12.LUGOCONTEMPORANEA.16

 

VIA MARE [dedicato alle musiche migranti]

28 | 29 | 30 Luglio 2016
Centro Storico di Lugo di Romagna 


Giunge alla dodicesima edizione Lugocontemporanea, il Festival di Musica in dialogo con altre forme espressive, per la direzione artistica di John De Leo, Franco Ranieri e Monia Mosconi.
Negli anni, durante il festival estivo il centro storico di Lugo di Romagna ha visto avvicendarsi giovani artisti emergenti accanto a quelli già affermati, anche di rilievo internazionale.

Tra gli altri vogliamo brevemente ricordare: il trombettista Cuong Vu, la compagnia teatrale Societas Raffaello Sanzio, il cantante Howie Gelb, il video-scenografo Gianluigi Toccafondo, il video-animatore Simone Massi, il chitarrista e compositore Fred Frith, il performer Giorgio Rossi, lo scrittore Stefano Benni, il compositore fondatore del Movimento Fluxus Philip Corner, il ballerino Guillelm Alonso, il violoncellista e compositore Tristan Honsinger, il compositore Luigi Ceccarelli, il pianista Franco D’Andrea, il trombonista e compositore Giancarlo Schiaffini, l’attore David Riondino, la poetessa Mariangela Gualtieri, il critico cinematografico Enrico Ghezzi, il batterista Hamid Drake, il pittore Nicola Samorì, l’illustratore Lorenzo Mattotti.

Ogni anno l’omonima Associazione Culturale Lugocontemporanea offre agli artisti invitati un tema da rappresentare liberamente; per questa edizione 2016 intende porre l’attenzione sul problema Emigrazione.

Il tema di 12.LUGOCONTEMPORANEA.16 è: "VIA MARE [dedicato alle musiche migranti]".
Gli spunti che vertono intorno al tema, sono molti e complessi. In un modo o nell’altro suscitano sentimenti spesso contrastanti, in noi al di qua del mare. Come spesso accade quando al problema non vi è una soluzione ”prêt-à-porter”, i nostri governi -già alle prese con una situazione sociale interna deteriorata dalla crisi economica- propongono soluzioni contraddittorie, (generalmente) efficaci più che altro ad alimentare distanze.

Chi scrive non ha certo soluzioni razionali circa le immani tragedie che oramai quotidianamente si consumano sulle coste italiane. Di certo non si accorda con le orrende speculazioni che si fanno sulla pelle di una umanità dolente. Di certo crediamo che un uomo non possa essere lasciato morire. Che ognuno debba ricevere cure e assistenza. Innanzitutto questo, al resto penseremo poi.

Chi scrive intende Lampedusa come un punto qualsiasi del mondo, anzi come un punto esemplare di Italia nel mondo. E più di tante vacue parole, valga la visione del recente Fuocoammare, il bellissimo documentario diretto da Gianfranco Rosi, cui invitiamo tutti a guardare o ricordare.

Siamo tutti sulla stessa barca, non è solo un modo di dire.
In quelle barche che tentano di approdare a Lampedusa ci siamo anche noi, e non in senso letterario. C'è una parte di noi, quella parte che può determinarsi e vivere solo se quella gente vive.

In ogni barca che tenta di attraversare il mare c’è l'intero pianeta, se riusciamo a intenderlo come una unica comunità. Viviamo un’Era in cui le tecnologie hanno rimpicciolito il mondo, da un lato avvicinando umanità lontane, dall’altro amplificando solitudini.

Non pensiamo che gli artisti possano creare effetti risolutivi circa queste problematiche, crediamo però spetti anche loro raccontare questo tempo e sensibilizzare l’opinione pubblica.

Ci pare di constatare che anche l’Arte risenta di quell’individualismo dilagante, nel caos di una società in crisi economica e morale. Che non necessariamente sono figlia una dell'altra. «Era un popolo strano e sfortunato: il benessere li aveva privati di tutto», citando un incipit di Stefano Benni.

Pensiamo che l’Arte sia ancora più inutile se l’espressione intima dell’individuo-artista non si pensa parte della Società. Forse davanti a questa responsabilità vorremmo che reagissero le loro rappresentazioni.

Forse gli artisti coinvolti in questa edizione di Lugocontemporanea ci ricorderanno che l’Arte è meticcia. Cultura dei sincretismi. Tutta la musica del ‘900 è meticcia. Anche quella nell’alveo accademico occidentale ha dovuto tenere conto delle musiche migranti, vedi il blues e i derivati del jazz.

Noi organizzatori di Lugocontemporanea, siamo principalmente musicisti, guardiamo il mondo attraverso il nostro occhio musicale. Gli immigrati, sono musiche, culture, suoni con i quali confrontarci.

[VIA MARE ] 12.Lugocontemporanea.16, per non dimenticare che siamo tutti musiche migranti.



VAGO SVANENDO E IL GRANDE ABARASSE IN VINILE

Carosello Records, in collaborazione con l’Associazione Lugocontemporanea, presenta l’edizione in vinile -in tiratura limitata- degli Album VAGO SVANENDO e IL GRANDE ABARASSE del cantante e compositore JOHN DE LEO. Due dischi in copie numerate a mano, autografate e contenenti, oltre ai brani dagli omonimi cd, alcune versioni alternative e inedite bonus track. I vinili usciranno il 18 marzo nei negozi di dischi, ma sono già disponibili in preorder sul sito di musicraiser.com.

La raffinata veste grafica di Orecchio Acerbo, nelle più ampie dimensioni del vinile rispetto al cd, valorizza ulteriormente le illustrazioni in copertina ideate da Mara Cerri e Andrea Serio.

Un’accurata rimasterizzazione del suono, unita alla scelta di un supporto vinilico da 180 grammi, sono a completo di una pubblicazione di due veri dischi da collezione.

Insieme al vinile sarà possibile ricevere "Note a margine", un libretto scritto da John De Leo, in cui ogni segreto dietro a questi album verrà svelato.

In occasione dell’imminente ripubblicazione in vinile dei due album, riparte il Tour 2016 di John De Leo. Insieme alla sua JDL Grande Abarasse Orchestra - singolare ensemble formato da nove giovani strumentisti- nel nuovo concerto, John ripercorre i brani dei due LP ricreandone le sonorità; la canzone e i suoi deflussi, le astrazioni Jazz, le alchimie tra acustico ed elettronico, fino alle atmosfere classiche e contemporanee.
Ecco le prime date:

marzo 2016
09/03 JDL Grande Abarasse Orchestra > Teatro San Giorgio - Udin&jazz
10/03 JDL Grande Abarasse Orchestra > Salumeria della Musica - Milano
11/03 JDL Grande Abarasse Orchestra > Suoneria - Settimo Torinese (TO)

aprile 2016
07/04 JDL Grande Abarasse Orchestra + Orchestra Senzaspine feat. Stefano Benni > Teatro Antoniano - Bologna
09/04 JDL Grande Abarasse Orchestra > Auditorium - Carrè (VI)
15/04 JDL Grande Abarasse Orchestra > Casa del Jazz - Roma
16/04 JDL Grande Abarasse Orchestra > Casa del Jazz - Roma

www.johndeleo.com - www.facebook.com/johndeleomusic



JOHN DE LEO GRANDE ABARASSE ORCHESTRA
+ ORCHESTRA SENZA SPINE FEAT. STEFANO BENNI



7 APRILE 2016 AL TEATRO ANTONIANO DI BOLOGNA


Aperte le prevendite su Vivaticket. On line il video spot dello spettacolo.

John De Leo, Orchestra Senzaspine, Stefano Benni, insieme; trenta musicisti sul palco. Protagonisti d’eccezione di un incontro tra linguaggi ed esperienze artistiche differenti che darà vita a uno spettacolo unico nel suo genere, in scena giovedì 7 aprile alle ore 21 al Teatro Antoniano (via Guinizelli, 3 - Bologna).

In occasione della ristampa in vinile dei suoi ultimi lavori – Vago Svanendo e Il Grande Abarasse – il cantautore romagnolo, tra le voci più originali e potenti del panorama italiano, ripropone una rilettura per orchestra del suo repertorio realizzata insieme alla giovane orchestra bolognese Senzaspine, diretta dal maestro Tommaso Ussardi. Ad aggiungere un tocco di creatività la partecipazione straordinaria dello scrittore Stefano Benni con le sue imprevedibili incursioni letterarie.

Una serata con molte sorprese anticipata da un divertente video spot (con la regia di Luigi Zanolio) realizzato per l’occasione insieme ai protagonisti dello spettacolo, disponibile all’indirizzo bit.ly/1Os5Rnh.

Lo spettacolo è prodotto da Arci Bologna. Luis.it e Lugocontemporanea.
Con il patrocinio di Comune di Bologna, Regione Emilia-Romagna
e con il contributo di Coop Alleanza 3.0.

John De Leo + Orchestra Senzaspine feat. Stefano Benni
Giovedì 7 aprile 2016 – ore 21
Teatro Antoniano, via Guinizelli 6 Bologna
Prevendite su www.vivaticket.it (riduzioni per i soci Arci)



11.LUGOCONTEMPORANEA.15

Festival di MUSICA + Poesia | Teatro | Videoarte | Cinema| Installazioni
23 | 24 | 25 Luglio 2015




CONVENZIONI con LUGOCONTEMPORANEA



Associazione Culturale LUGOCONTEMPORANEA
in collaborazione con Fondazione Teatro Rossini
con il patrocinio del Comune di Lugo, della Regione Emilia Romagna e di Greenpeace Italia

Direzione Artistica: John De Leo / Franco Ranieri / Monia Mosconi
Collaboratori esterni : Silvia Plazzi, Clara Petroncini, Monica Poletti, Fausto Giorgi, Letizia Soriano, Piero Ballardini

Illustrazione di Andrea Serio
Art work di Stefano Veltri
Webmaster Giorgia Montanari

SI RINGRAZIANO
Comune di FUSIGNANO (Ra)

e gli esercizi
Profumeria BRUNELLA
ABACO Casa | Daniela Collina
MADEL
CREARREDO
Pasticceria dell'ARTE | Piero Ballardini

PER IL SOSTEGNO E LA COLLABORAZIONE

           

MEDIA PARTNER
CORRIERE di ROMAGNA   

Ufficio Stampa
ufficiostampa@arcibologna.it



11.LUGOCONTEMPORANEA.15




23 | 24 | 25 Luglio 2015
Lugocontemporanea -come il nome stesso intende suggerire- è una rassegna artistica che si svolge nel suggestivo centro storico di Lugo di Romagna la cui attenzione è rivolta alle espressioni artistiche della contemporaneità.

Non si tratta di spettacoli solo musicali ma di qualcosa che si avvicina piuttosto all'Arte performativa: musica e teatro, musica e gesto corporeo, musica e arti visive, installazioni sonore. La manifestazione Lugocontemporanea si svolge l'ultima settimana di luglio in tre giornate consecutive e offre agli spettatori l'occasione di vivere l'esperienza di una dimensione del tempo e dello spazio alternativa perché completamente occupata dall'Arte.

Le dieci edizioni di Lugocontemporanea finora realizzate hanno visto la partecipazione di numerosi artisti -artisti emergenti accanto a nomi di rilevanza nazionale ed internazionale- ; ciascuno di essi ha colto in maniera peculiare il senso della nostra operazione culturale e lo ha liberamente interpretato attraverso la realizzazione di produzioni inedite ed inattese.

GIUSTIZIA - la parola ai giurati

Ogni anno la rassegna è caratterizzata da una nuova tematica che offriamo come stimolo creativo agli artisti invitati.Il titolo della tematica di 11.Lugocontemporanea.15 è: GIUSTIZIA - la parola ai giurati

Gli artisti che parteciperanno alla nuova edizione del Festival 11.Lugocontemporanea.15 saranno chiamati a trarre ispirazione -e a rappresentare- i temi legati al concetto di Giustizia nei suoi vari aspetti: da quella privata, alla civile, alla penale, fino alla giustizia divina.

Sarebbero infinite le sfaccettature che questo tema può suggerire. Tra le prime viene alla mente il suo opposto: l'ingiustizia. L'argomento è molto complesso, purtroppo pieno di contraddizioni. La sfera individuale a volte entra in conflitto con il sistema di norme di giustizia che regolano la vita di una comunità. Nondimeno si dovrà considerare Il Senso di Giustizia. Quello naturale, necessario per una corretta e pacifica convivenza. Siamo consapevoli che le parole per questi argomenti hanno una precisa valenza dottrinale e giuridica, non abbiamo le competenza per usarle se non per il loro significato comune.

Il confine tra giusto e ingiusto non è netto. In tempi come i nostri ci sembra che il senso di giustizia sia stato seppellito dagli egoismi personali, dalle logiche perverse della società dei consumi. Come italiani ci sentiamo pienamente rappresentati dalle parole della nostra Carta Costituzionale, documento che Lugocontemporanea ha già altre volte celebrato, intendendolo anche come testo poetico. Che cosa e quanto di quel senso di giustizia, di equità ed equilibrio che traspare da quegli articoli, fa oggi parte della cultura politica e sociale del nostro paese?
La continua messa in discussione di quel testo - per noi ancora vivido e attuale- sembra derivare non dalla reale necessità di rimodernare una Società quanto a soggiogarla e impoverirla di contenuti sociali e morali.
Sembra servire più che altro a togliere gli ultimi freni a quei poteri forti che negli ultimi decenni hanno sconvolto la cultura politica e il senso civile, abbruttendo la società in modo feroce. Non esistono più i corpi sociali che facevano massa critica (i partiti, le associazioni..), oggi le persone sono individui sciolti. E il potere ha vita facile per questo motivo. Persino le religioni faticano ad aggregare e formare una coscienza.
Per parlare di giustizia bisogna partire da un progetto di giustizia certo. Giusto. Condiviso.

Si dovranno prendere in esame le parole giustizialismo, giustiziere, il concetto di giusto e ingiusto, l'essere giusti. Il tema della giustizia non può non contemplare quello della Verità, quindi anche la verità processuale, quindi i concetti di Democrazia, quindi Uguaglianza, pari opportunità, diritti. E doveri.

Nel corso dei millenni il senso della giustizia è cambiato, evoluto rapidamente. Nei secoli, la visione arcaica e un po' tribale di giustizia, quella giustizia intesa fondamentalmente come etica e prerogativa individuale orientata alla realizzazione del sé, si è trasformata nella giustizia dello stato giuridico: la libertà che produce la giustizia pubblica.

Vorremmo che gli artisti si interrogassero e ci interrogassero anche su questi concetti. Poter vedere questo tema così sfuggente, ricco e contraddittorio, nella continua evoluzione legata alla trasformazione della società, anche dalla prospettiva degli artisti. Serve l'arte dei giusti.

Nel dibattito ci troveremo alle estremità del concetto di Giustizia: i punti chiave sui quali anche nello stato moderno si cerca un equilibrio. Si toccheranno anche temi filosofici oltre che giuridici.
Le leggi naturali (diritto naturale) e le leggi scritte, a volte non coincidono. Che cosa è bene? Che cosa è giusto?

I Giusti
Un uomo che coltiva il suo giardino, come voleva Voltaire.
Chi è contento che sulla terra esista la musica.
Chi scopre con piacere una etimologia.
Due impiegati che in un caffè del Sur giocano in silenzio agli scacchi.
Il ceramista che premedita un colore e una forma.
Il tipografo che compone bene questa pagina che forse non gli piace.
Una donna e un uomo che leggono le terzine finali di un certo canto.
Chi accarezza un animale addormentato.
Chi giustifica o vuole giustificare un male che gli hanno fatto.
Chi è contento che sulla terra ci sia Stevenson.
Chi preferisce che abbiano ragione gli altri.
Tali persone, che si ignorano, stanno salvando il mondo.
Tratto dal libro "La Cifra" di Jorge Luis Borges

L'edizione 2015 di Lugocontemporanea si svolgerà nelle serate del 23, 24 e 25 Luglio.
Gli spettacoli inizieranno sempre alle ore 21.00.



Torna 11.LUGOCONTEMPORANEA.15,
il Festival a cura di John De Leo, Monia Mosconi, Franco Ranieri



23 | 24 | 25 Luglio 2015
Associazione Culturale LUGOCONTEMPORANEA
in collaborazione con Teatro Rossini di Lugo
con il patrocinio del Comune di Lugo, della Regione Emilia Romagna e di Greenpeace Italia

Collaboratori esterni : Silvia Plazzi, Clara Petroncini, Fausto Giorgi, Letizia Soriano

Illustrazione di Andrea Serio
Elaborazione grafica di Stefano Veltri
[A breve comunicheremo il PROGRAMMA e tutte le INFO necessarie]



FRANCO D'ANDREA a Lugocontemporanea
su Magazzini Sonori


FOTO di Elisa Caldana


[pianoforte solo]

L'evento straordinario di Lugocontemporanea per l'archivio di Magazzini Sonori è dedicato a uno dei musicisti più importanti del panorama jazz Europeo: Franco D'Andrea.
l'Associazione è lieta di invitarvi all'ascolto del concerto per pianoforte solo tenutosi il 31 luglio 2014 durante la X Edizione di 10.Lugocontemporanea.14.

Invito all'ascolto: clicca qui
FRANCO D'ANDREA IN CONCERTO [vedi scheda]



[$PEZIA£ $PAZIA£] su Magazzini Sonori

FOTO di Elisa Caldana


[sintetizzatori, laptop, sax alto aumentato, C64, elettronica]

Il nuovo appuntamento di Lugocontemporanea sull'archivio di Magazzini Sonori è dedicato alla performance del duo Alfonso Santimone e Piero Bittolo Bon;
l'Associazione è lieta di invitarvi all'ascolto di [$PEZIA£ $PAZIA£]; la registrazione è stata effettuata il 1 agosto 2014 durante la X Edizione della Rassegna estiva.

Invito all'ascolto: clicca qui
[$PEZIA£ $PAZIA£] [vedi scheda]



SUNESCAPE su Magazzini Sonori


[batteria e vibrafono]

Torna il consueto appuntamento di Lugocontemporanea sull'archivio di Magazzini Sonori.
L'Associazione è lieta di invitarvi all'ascolto di Sunescape, la performance di Cristiano Calcagnile e Pasquale Mirra tenutasi il 1 agosto 2014 durante la X Edizione della Rassegna estiva.

Invito all'ascolto: clicca qui
SUNESCAPE [vedi scheda]



Lugocontemporanea presenta John De Leo in concerto


[artwork di Elisa caldana / illustrazione di Andrea Serio]

Ecco le date del tour della "JDL Grande Abarasse Orchestra" organizzate e promosse da Lugocontemporanea:.

15 nov. JDL Grande Abarasse Orchestra > Teatro Augusteo, Salerno (data zero)
11 dic. JDL Grande Abarasse Orchestra guest Stefano Benni > Casa del Jazz, Roma
12 dic. JDL Grande Abarasse Orchestra > Casa del Jazz, Roma
28 dic. JDL Grande Abarasse Orchestra feat. Hamid Drake > Palanuraghe, Sant'Anna Arresi (CI)
16 gen. JDL Grande Abarasse Orchestra > Salumeria della Musica, Milano
17 gen. JDL Grande Abarasse Orchestra > Teatro Rossini, Lugo (RA)
21 gen. JDL Grande Abarasse Orchestra > Teatro Massimo, Pescara
21 mar. JDL Grande Abarasse Orchestra > Teatro Puccini, Firenze
01 apr. WorKshop con John De Leo Trio > Università di Modena
03 apr. JDL Grande Abarasse Orchestra > Druso Circus, Bergamo
08 apr. JDL Grande Abarasse Orchestra guest Stefano Benni > Teatro Comunale - Cervia (RA)
18 apr. S.Benni / J.De Leo in Flowers > Libera Università di Alcatraz - Santa Cristina (PG)
15 mag. Banco del Mutuo Soccorso + J.De Leo > Teatro Golden - Palermo
16 mag. Banco del Mutuo Soccorso + J.De Leo > Teatro Metropolitan - Catania
17 mag. Banco del Mutuo Soccorso + J.De Leo > Cinema Garden - Rende (CS)
02 giu. JDL Grande Abarasse Orchestra > Torino Jazz Festival 2015
03 giu. JDL Grande Abarasse Orchestra > Parco delle Caserme Rosse – Bologna
23 giu. Fabrizio Bosso Quartet + E. Fadini + J.De Leo in Village Vanguard > Teatro Romano - Verona Jazz
23 giu. JDL Grande Abarasse Orchestra > Carroponte - MILANO

JDL Grande Abarasse Orchestra
John De Leo > voce, live looping sampler, karaoke, laringofono
Dimitri Sillato > violino, pianoforte
Valeria Sturba > violino, violino elettrico, theremin
Paolo Baldani > violoncello
Beppe Scardino > clarinetto basso, sax baritono
Piero Bittolo Bon > clarinetto basso, sax baritono
Fabrizio Tarroni > chitarra semiacustica
Silvia Valtieri > pianoforte, fisarmonica, percussioni giocattolo
Franco Naddei > chitarra elettrica, manipolazione del suono



10.Lugocontemporanea.14



Sono online le foto della decima edizione di Lugocontemporanea realizzate dalla fotografa Elisa Caldana.
> Guarda le foto


10.Lugocontemporanea.14

Rassegna di Musica + Arti Visive Danza Poesia Installazioni
[ COLTIVARE IDEE ] 10 anni di Lugocontemporanea
X° EDIZIONE

Direzione artistica:
John De Leo, Franco Ranieri, Monia Mosconi

31 Luglio . 1 agosto 2014
Centro Storico > Lugo di Romagna (RA)
INGRESSO LIBERO

Associazione Culturale Lugocontemporanea
in collaborazione con Fondazione Teatro Rossini di Lugo
con il patrocinio del Comune di Lugo e la Regione Emilia Romagna

> Leggi il PROGRAMMA

> Download BROCHURE

La progettazione della nuova edizione di  Lugocontemporanea  trova  il  suo  motivo   ispiratore   nella   volontà   di proporre una rassegna che mantenga  una marcata linea di continuità con le  precedenti edizioni ma che insieme si avvalga dell'esperienza finora maturata  allo scopo di migliorare -ed ampliare-  gli  aspetti  formali  e  sostanziali  che identificano lo spirito del nostro lavoro.  Ogni anno la rassegna è caratterizzata da una nuova tematica che offriamo come stimolo creativo agli artisti  invitati.

Il titolo della tematica di 10.Lugocontemporanea.14 è: 
COLTIVARE IDEE - 10 anni di Lugocontemporanea

Cultura, sapere, conoscenza sono le basi su cui si costruisce una democrazia moderna, piena e consapevole delle proprie possibilità e responsabilità, della necessità di progettare il futuro di fronte alla complessità della società globale e delle sfide che le attuali conflittualità pongono. E' necessario quindi invertire la rotta rispetto alle definizioni e gli orientamenti che in questi ultimi anni hanno da un lato negato la funzione della cultura come motore civile e umano di sviluppo e crescita di una società, dall'altro l'hanno strumentalmente utilizzata come mezzo di consenso acritico, evasione, patina ideologica, se non a volte negata, dileggiata, osteggiata.

Coltivare Cultura, coltivare idee, dare spazio alla immaginazione e pienezza al ruolo e al contributo che oggi le arti devono dare per indicare direzioni, possibilità, individuare necessità, ma anche fare stare bene le persone, aggregarle. Certo, questi concetti sono i motivi conduttori di tutte le edizioni di Lugocontemporanea: corriamo il rischio di diventare ripetitivi ma continueremo a ribadire con forza le nostre convinzioni e la volontà, come uomini, cittadini e artisti di lanciare un sasso, lasciare un segno, essere un virus che moltiplica idee, anche le nostre.

CULTURA come coscienza 

CULTURA come conoscenza  

CULTURA come esercizio del pensiero e della creatività  

CULTURA come sogno, progetto ed elaborazione del futuro  

CULTURA come scoperta della complessità' del reale e dello sviluppo della civiltà umana  

CULTURA come crescita civile e umana  

CULTURA come spazio della rappresentazione individuale e collettiva  

CULTURA come formazione permanente non solo secondo le solite traiettorie monodirezionali dall'alto verso il basso, ma come scambio, relazioni, percorsi circolari. All'idea di trasmissione verticistica, sostituire l'idea di "scambio pluricentrico", con a monte però una selezione di merito. Va ripristinato il ruolo dell'auctoritas e della competenza, oggi troppo spesso annullate o mal tollerate per insipienza e  una malintesa idea di democrazia. 

CULTURA come esercizio del dissenso rispetto ai modelli vigenti, imposti o veicolati con le forme dell'industria del intrattenimento e dell'evasione di massa.    

CULTURA come spazio dell'incontro tra cittadini, associazioni, istituzioni sul piano dell'otium umanistico, ovvero di uno spazio non connesso alla produttività e utilitarismo dell'uomo economico, ma legato al pensiero, all'interiorità, alla creatività, all'immaginazione.  

CULTURA come 'culto' della storia: coltivare la storia e il passato per comprendere direzioni, istanze, conflitti e poter compiere scelte più consapevoli.  

CULTURA come riconoscimento delle peculiarità di un territorio, di identità, di modelli antichi che hanno plasmato una realtà specifica, al fine di evitare il pericoloso appiattimento e livellamento della monocultura globalistica.  

CULTURA come asse strategico su cui impostare le politiche di un territorio, anche in relazione al lavoro e all'economia culturale e turistica. 

L'edizione 2014 di Lugocontemporanea si svolgerà nelle serate del 31 luglio e 01 agosto.
Gli spettacoli inizieranno sempre alle ore 21.00 e, proporzionalmente alla risonanza e all'entità delle produzioni, saranno ancora a ingresso gratuito.



GIANCARLO SCHIAFFINI a Magazzini Sonori



Si riapre l'archivio di Lugocontemporanea su Magazzini Sonori per accogliere la registrazione di Serenata per un Satellite.
Il Maestro Giancarlo Schiaffini guida una "conduction" basata sulle partiture di Bruno Maderna.
La tecnica, che vede fondersi improvvisazione e organizzazione, è un affascinante viaggio nella musica dei nostri giorni offerto da Lugocontemporanea il 26/07/13.

Invito all'ascolto: clicca qui



09.Lugocontemporanea.13



Rassegna di Musica + Arti Visive Danza Poesia Installazioni
[CAMBIARE MUSICA]

Direzione Artistica di
John De Leo, Franco Ranieri, Monia Mosconi

26.27 luglio 2013
Ingresso Libero

Associazione Culturale Lugocontemporanea
In collaborazione con Fondazione Teatro Rossini
Con il patrocinio del Comune di Lugo, della Regione Emilia-Romagna e di Greenpeace Italia


> Leggi il PROGRAMMA


Lugocontemporanea è una rassegna di Musica e altri linguaggi artistici legati alla contemporaneità che si tiene nel centro storico di Lugo di Romagna (RA), e quest'anno cadrà nei giorni 26 e 27 luglio.

Fin dagli albori, la peculiarità di Lugocontemporanea è quella di assumere la Musica come punto d'osservazione attraverso il quale gettare un ampio sguardo in tutte le direzioni e gli ambiti artistici del contemporaneo. Al centro della rassegna prendono vita originali forme d'arte multidisciplinari che giustappongono musica e teatro, musica e gesto corporeo, musica e arti visive, musica e spazio (installazioni sonore).
Dal 2005 a oggi la rassegna ha ospitato numerosi artisti emergenti accanto a nomi di rilevanza nazionale e internazionale, i quali hanno liberamente interpretato il tema di ogni edizione realizzando sempre produzioni inedite e inattese. Fra i tanti nomi ricordiamo: il trombettista CUONG VU, il trombonista GIANLUCA PETRELLA, la compagnia teatrale SOCIETAS RAFFAELLO SANZIO, il cantante HOWIE GELB, il sassofonista MAURIZIO GIAMMARCO, il video-scenografo GIANLUIGI TOCCAFONDO, il video-animatore SIMONE MASSI, il chitarrista e compositore FRED FRITH, il performer GIORGIO ROSSI, lo scrittore STEFANO BENNI, il compositore fondatore del Movimento Fluxus PHILIP CORNER, il ballerino GUILLEM ALONSO, il violoncellista e compositore TRISTAN HONSINGER, il compositore LUIGI CECCARELLI. Gli eventi tra Musica e Poesia sono organizzati in collaborazione con Caffè Letterario: nel corso degli anni hanno partecipato LIETTA MANGANELLI, CARLO LUCARELLI, ENRICO GHEZZI.
Alle mostre - sempre aperte al pubblico durante le giornate della rassegna e a ingresso gratuito - sono intervenuti alcuni esponenti delle più diverse discipline artistiche, dalla pittura alla scultura, dalla fotografia al mosaico, fino ai linguaggi dell'installazione contemporanea: STEFANIA GALEGATI SHINES, ANDREA NURCIS, ENRICO CORTE, CLAUDIO BALLESTRACCI, PIERO DOSI, GIAN RUGGERO MANZONI, MARA CERRI, ALTAN, TANINO LIBERATORE, PAOLO BACILIERI, LORENZO MATTOTTI, ELISA CALDANA, ANDREA SERIO, CARLO AMBROSINI, ANDREA SALVATORI, EMERGENCY, NICOLA SAMORI'.

Come ogni anno, la rassegna offre agli artisti coinvolti una tematica, uno stimolo creativo da interpretare in totale libertà; il tema di questa ottava edizione sarà: CAMBIARE MUSICA.
La cultura in passato era una specie di coscienza che impediva di ignorare la realtà.
Oggi, al contrario, ha per lo più una funzione d'intrattenimento, di distrazione, di omologazione. L'inquietante remissività di questo meccanismo dovrebbe stimolare gli artisti a ribellarsi, a comunicare la propria arte con rigore, originalità e impegno creativo. Il fine è costruire nuove forme, intravedere altre possibilità. La necessità è quella di modificare il linguaggio. L'Artista che non si pone questo obiettivo è un cortigiano. Molti professano di riconoscersi in tale concetto ma nella realtà, più o meno consapevolmente, ripropongono sempre la stessa melodia, che piace, che consola senza scalfire né alterare le cose. "Cambiare Musica" è il titolo di questa edizione di Lugocontemporanea; questo suggerimento non vuole sottintendere soluzioni emotive o irrazionali. Tantomeno inneggiare al caos. Ci sono già partiti che fanno politica su queste pulsioni. Crediamo che l'Uomo debba tornare al centro delle proprie scelte: nell'economia, nella scienza, in ogni tipo di ricerca, nell'arte, lasciando che ogni visione, ogni diversa prospettiva, ogni necessità non diventi obbligatoria per tutti. La condivisione che crediamo necessaria è nei valori della Democrazia. Siamo convinti che l'Arte e la Bellezza possano essere, se non una soluzione, una possibilità per illuminare un percorso, per anticipare, individuare e scoprire il nuovo ignoto e capire il passato.


La rassegna da sempre si distingue per attenzione sociale ed etica negli intenti nonché nelle proposte artistiche; naturale quindi il sodalizio, confermato anche quest'anno, con le associazioni Emergency e Greenpeace.  LUGOCONTEMPORANEA è organizzata da Ass. Culturale Lugocontemporanea Fondazione Teatro Rossini, con il patrocinio del Comune di Lugo, della Regione Emilia Romagna e di Greenpeace Italia.



08.LUGOCONTEMPORANEA.12
ERRORE TECNICO - Strategia dei Sentimenti
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Il mondo che viviamo ha il bisogno assoluto di prospettare un futuro. Meglio sarebbe se potessimo sceglierlo e progettarlo tutti insieme; forse la Democrazia è un vizio, una postura mentale, ma come ogni vizio fatichiamo a liberarcene. Le risposte che l'economia e il mercato danno ai nostri problemi (molti di questi generati proprio dall'economia e dal mercato) non sono adeguate, sufficienti, convincenti. L'egemonia del pensiero che scaturisce da una visione economicistica del mondo detta una scala di valori a cui non riusciamo ad assoggettarci.
Il "pensiero economico" è un pensiero assoluto come quello dell'integralismo di alcune religioni da cui diciamo di volerci difendere. Pericoloso oltretutto, perché "travestito" di laicità. Crediamo in quel relativismo che dà l'opportunità alle diversità di ogni tipo d'incontrarsi, di cercare di capirsi, di convivere, di valorizzarsi senza omologarsi.
Il titolo di questa edizione di Lugocontemporanea parla di "strategia dei sentimenti".  Non teorizziamo soluzioni emotive o irrazionali: ci sono già partiti che fanno politica su queste pulsioni. Vorremmo che l'uomo e i suoi valori tornassero al centro delle scelte: nell'economia, nella scienza, in ogni tipo di ricerca, nell'arte, lasciando che ogni visione, ogni diversa prospettiva, ogni necessità non diventi obbligatoria per tutti. La condivisione che crediamo necessaria è nei valori della Democrazia.
Siamo convinti che l'Arte e la Bellezza possano essere, se non una soluzione, una possibilità per illuminare un percorso, per anticipare, individuare e scoprire il nuovo ignoto e capire il passato.





CARLO MEZZANOTTE a Magazzini Sonori



Musica elettronica con Carlo Mezzanotte
L'esplorazione elettroacustica di Carlo Mezzanotte sui cortometraggi surrealisti di Man Ray: "Il Ritorno alla Ragione".

Si riapre l'archivio di Lugocontemporanea per accogliere la registrazione de Il ritorno della ragione, di Carlo Mezzanotte, dedicata ai cortometraggi di Man Ray.
Da Lugocontemporanea 2009.

> Invito all'ascolto: clicca qui



L'Associazione Culturale LUGOCONTEMPORANEA
ringrazia tutti coloro hanno contribuito alla realizzazione del Festival 07.Lugocontemporanea.11:



la Fondazione Teatro Rossini di Lugo, il Comune di Lugo (Ra) e la Regione Emilia Romagna per il supporto e la collaboratività, i partner storici come Ecorecuperi e i nuovi sostenitori quali Luis.it, le organizzazioni Emergency e Greenpeace per essere stati presenti e per l'attività che svolgono per noi, il Caffè Letterario di Lugo per l'assistenza agli artisti e per la consulenza letteraria, Andrea Bernabini per la Direzione Tecnica, Jerry Ricci e i tecnici del suo staff per l'impegno e la professionalità, i collaboratori Elisa Caldana per l'apporto grafico, quello on-line e per i reportage fotografici, Mara Cerri per le illustrazioni, Silvia Valtieri per gli arrangiamenti del progetto Grave Combo e per l'aiuto logistico, Clara Petroncini, Giulia Guerra, Nicoletta Calderoni, Veronica Nigro e tutti gli innumerevoli soci e volontari che partecipano con passione al nostro operato.

Grazie,
John De Leo, Franco Ranieri, Monia Mosconi



07.LUGOCONTEMPORANEA.11

L'ITALIA S'è DESTA?

Lugocontemporanea indaga le origini dell'Italia come nazione culturale


> Leggi il PROGRAMMA


Il 21 e il 22 luglio 2011 Lugo di Romagna (RA) ospita la settima edizione del Festival di musica e avanguardie artistiche dedicato quest'anno al 150° anniversario dell'Unità d'Italia

"Per il fremito dell'anima mia, creata alla libertà e impotente a esercitarla […] per la memoria dell'antica potenza; per la coscienza della presente abiezione […] giuro di promuovere con tutti i mezzi di parola, di scritto, di azione, l'educazione de' miei fratelli" (dal giuramento della Giovine Italia)

Puó la Cultura essere ancora sinonimo di identitá? Esiste una "Giovine Italia" oggi? Cosa resta, a distanza di 150 anni, di quelle passioni che animavano la gioventù ribelle del Rinascimento italiano, e qual'é il "mandato rivoluzionario" che spetta all'artista contemporaneo?

Da questi essenziali interrogativi nasce "L'Italia s'è desta?", settima edizione di LUGOCONTEMPORANEA, la rassegna di musica e avanguardie artistiche promossa dall'omonima Associazione Culturale diretta dall'artista, cantante e compositore John De Leo con Nicola Franco Ranieri e Monia Mosconi, in collaborazione con Fondazione Teatro Rossini. Nei giorni 21 e 22 luglio, performance multimediali ed esposizioni artistiche, tutte a ingresso gratuito, trasformeranno il centro storico di Lugo di Romagna (RA) in una grande e multiforme installazione en plein air.

Fin dagli albori, la peculiarità di LUGOCONTEMPORANEA è quella di assumere la Musica come punto d'osservazione attraverso il quale gettare un ampio sguardo in tutte le direzioni e gli ambiti artistici del contemporaneo. Al centro della rassegna prendono vita originali forme d'arte multidisciplinari che giustappongono musica e teatro, musica e gesto corporeo, musica e arti visive, installazioni sonore.

"La nostra idea è quella di salvaguardare quegli aspetti sperimentali e creativi dell'Arte necessari alla Ricerca, talvolta sfidando il gusto estetico diffuso e condiviso -sottolinea John De Leo, direttore artistico della manifestazione- e con un'ambizione: stimolare curiosità nel pubblico e rendere familiari nuove forme espressive." Il 150° Anniversario dell'Unità d'Italia non poteva non condizionare le tematiche di una rassegna che da sempre si distingue per attenzione sociale ed etica negli intenti nonché nelle proposte artistiche; naturale quindi il sodalizio, confermato anche quest'anno, con le associazioni Emergency e Greenpeace.

Dal 2005 a oggi la rassegna ha ospitato numerosi artisti -emergenti accanto a nomi di rilevanza nazionale e internazionale- i quali hanno liberamente interpretato il tema di ogni edizione realizzando sempre produzioni inedite e inattese. Tra i tanti nomi ricordiamo: il trombettista CUONG VU, il trombonista GIANLUCA PETRELLA, la compagnia teatrale SOCIETAS RAFFAELLO SANZIO, il cantante HOWIE GELB, il sassofonista MAURIZIO GIAMMARCO, il video-scenografo GIANLUIGI TOCCAFONDO, il chitarrista e compositore FRED FRITH, il performer GIORGIO ROSSI, lo scrittore STEFANO BENNI, il compositore fondatore del Movimento Fluxus PHILIP CORNER, il ballerino GUILLEM ALONSO, il violoncellista e compositore TRISTAN HONSINGER. Gli eventi tra Musica e Poesia sono organizzati in collaborazione con Caffè Letterario: nel corso degli anni hanno partecipato poeti del calibro di LIETTA MANGANELLI, ANDREA PONSO e CARLO LUCARELLI. Alle mostre - sempre aperte al pubblico durante le giornate della rassegna e a ingresso gratuito- sono intervenuti alcuni esponenti delle più diverse discipline artistiche, dalla pittura alla scultura, dalla fotografia al mosaico, fino ai linguaggi dell'installazione contemporanea: ANDREA NURCIS, ENRICO CORTE, CLAUDIO BALLESTRACCI, Piero Dosi, Gian Ruggero Manzoni, Mara Cerri, Elisa Caldana, Claudio Palmieri, Andrea Salvatori, EMERGENCY.

O7.LUGOCONTEMPORANEA.11 è organizzata da Ass.Culturale Lugocontemporanea e Fondazione Teatro Rossini, in collaborazione con Luis.it, con la partecipazione di Ecorecuperi e il patrocinio del Comune di Lugo, della Regione Emilia Romagna e di Greenpeace Italia. Sarà presente Emergency.



LUGOCONTEMPORANEA ORCHESTRA
SU MAGAZZINI SONORI




Sul sito www.magazzinisonori.it è possibile ascoltare la Conduction diretta da Silvia Bolognesi con Lugocontemporanea Orchestra, featuring Tristan Hoonsinger e Stefano Pastor, registrata durante l'edizione 2010 di Lugocontemporanea Festival. Una produzione originale di Lugocontemporanea in un gioco corale e performativo costruito e decostruito dai musicisti sul palco in tempo reale.
Buon Ascolto > link  


"CONDUCTION" Lugocontemporanea Orchestra  

con
SILVIA BOLOGNESI > direzione, contrabbasso

featuring
STEFANO PASTOR > violino
TRISTAN HONSINGER > violoncello

Lugocontemporanea Orchestra
DIMITRI SILLATO > violino, tastiere
ANNA FORLIVESI > arpa, violoncello, chitarra
MAURO ROLFINI > clarinetto basso, sax alto
FEDERICA MAGLIONI > fagotto, voce, live elettronics
FRANCESCO VALTIERI > sax baritono, pandeiro
FEDERICO SCETTRI > batteria
VERONICA NIGRO > voce

Sound Service GIANNI GRASSILLI - Bologna
Fonico MARCO MELCHIOR - Udine (www.marcolive.it)



SALONS

Giovedì 18 febbraio 2010 alle ore 20:30

verrà trasmessa in differita
la registrazione dello spettacolo
Salons con Stefano Benni e Paolo Angeli
una produzione di Lugocontemporanea

vedi scheda
per l'ascolto: www.magazzini-sonori.it