15 Mag Lugocontemporanea 2025 XXI Edizione
Centro Storico di Lugo di Romagna Dal 20 GIUGNO al 20 LUGLIO 2025

JOHN DE LEO + DRIGO (Negrita) + FRANCO NADDEI
URI CAINE – biglietti
STEFANO MANCUSO – Fitopolis
GIULIA BARBA E MARTA RAVIGLIA DUO
VALERIA STURBA
QUARTETTO MIRUS
CARTE FERITE/CARTE MEDICATE
Con la partecipazione di EDUCAID
Direzione Artistica: John De Leo e Monia Mosconi
Associazione Culturale LUGOCONTEMPORANEA
Con il Patrocinio di:
Regione Emilia Romagna
Comune di Lugo
RAI Radio 3
In collaborazione con:
COMUNE DI LUGO
RAVENNA FESTIVAL
FONDAZIONE TEATRO ROSSINI
ARCI Emilia Romagna
COMBO Jazz Club
Illustrazione: Andrea Serio
Elaborazione Grafica: Elisa Caldana
EDIZIONE 2025
Come ogni anno Lugocontemporanea offre agli artisti invitati – e al pubblico presente – un tema, uno stimolo creativo e di riflessione da cui trarre ispirazione e da interpretare liberamente; EducAid è il titolo scelto per la ventunesima edizione della rassegna Lugocontemporanea 2025.
“C’è chi insegna / guidando gli altri come cavalli / passo per passo: / forse c’è chi si sente soddisfatto / così guidato. / C’è chi insegna lodando / quanto trova di buono e divertendo: / c’è pure chi si sente soddisfatto / essendo incoraggiato. / C’è pure chi educa, senza nascondere / l’assurdo ch’è nel mondo, aperto ad ogni / sviluppo ma cercando / d’essere franco all’altro come a sé, / sognando gli altri come ora non sono: / ciascuno cresce solo se sognato”.
– Danilo Dolci
Le parole di Danilo Dolci sono, ancora oggi, una fondamentale cornice prospettica nell’indagare un tema attualissimo, “importante come lo studio del cancro”, scriveva lui nel ‘73. I suoi versi sono uno stimolo a interrogarsi sul tema dell’educazione come spazio di emancipazione sociale, sul suo stringente legame con il futuro. E, naturalmente, sul suo stretto nesso con la scuola. Quando si pensa allo stato di salute della scuola in Italia, come non rievocare le notizie lette negli ultimi mesi? Come quella sull’abbandono scolastico, per il quale il nostro Paese si colloca quinto in Europa, per giunta con grandi divari interni tra regione e regione, frutto di diseguaglianze mai sanate che minacciano anzi di essere inasprite dalle politiche di autonomia differenziata.
Difficile ignorare che, nella stessa posizione, ventitreesima sui ventisette Stati membri, l’Italia langue nella classifica dei Paesi che investono nella scuola. Problematico sorvolare sul fatto che i fondi, anche quando stanziati, vengono destinati a interventi educativi regressivi, come nel caso dell’educazione sessuale tramutatasi in corso sulla fertilità. I report internazionali dedicati al rilevamento delle competenze di base fotografano un declino senza precedenti a livello mondiale e il nostro Paese purtroppo è tra quelli drammaticamente in calo. Come non soppesare la relazione tra competenze cognitive e sviluppo del Paese e non riflettere su cosa voglia dire portare alle urne alcuni tra gli elettori meno istruiti del vecchio continente?
Ci sembra inevitabile interrogarci sulle cause profonde di questo crepuscolo, su come possa una società civile diseducata o ineducata affrontare le grandi sfide del presente, dalla crisi climatica alle grandi questioni geopolitiche, dalle migrazioni alle disparità. Quanto è praticabile l’educazione in una società dell’opulenza, del divertimento, della divagazione? La rassegna di Lugocontemporanea, come sempre attenta alle istanze della contemporaneità che porta inscritta nel suo stesso nome, dedica la sua XXI edizione all’educazione: EducAid è un grido d’allarme, un invito, un auspicio. Se l’educazione è il processo di trasmissione culturale mediante il quale la personalità dell’individuo emerge, si forma, si integra nella società, il festival si augura sia di generare un dibattito vitale sul contesto in cui questa trasmissione oggi avviene, sia di porsi come parte attiva di questo processo, per aprirci alla speranza, all’impegno, al futuro, per sognare ed essere sognati.
PROGRAMMA
VENERDÌ 20 GIUGNO
PESCHERIE DELLA ROCCA
H 19:00 JOHN DE LEO + DRIGO (Negrita) + FRANCO NADDEI
[musica + pittura]
Ingresso gratuito
John De Leo voce, live looping sampler, toys
Enrico Salvi (Drigo) chitarra elettrica
Franco Naddei sound design, live electronics
L’inaugurazione della mostra dell’artista visivo Denis Riva dà anche l’avvio alla XXI Edizione del Festival Multidisciplinare Lugocontemporanea; il vernissage di apertura prevede un’azione di disegno dal vivo dello stesso Riva e un concerto-sonorizzazione dentro allo spazio delle Pescherie della Rocca Estense di Lugo.
Denis Riva – detto Deriva – è disegnatore, pittore, installatore, sperimentatore. Tutta la sua pratica creativa è concentrata sul recupero di materia abbandonata; cataste, macerie, scarti, diventano tesori da conservare e rielaborare. Adotta continuamente nuove tecniche “rimpastando” letteralmente le precedenti; restano significative, a esempio, le sue creazioni con il lievito madre. Il trio John De Leo, Drigo e Franco “Beat” Naddei è l’ensemble musicale costituito per questa occasione e che si cimenterà nella creazione di paesaggi sonori. Drigo è chitarrista e autore della rock band Negrita, John De Leo è un cantante e compositore pop-sperimentale, Franco Naddei è un cantautore e musicista di derivazioni elettro-pop e sound-art.
Quattro artisti provenienti da background e linguaggi differenti cercheranno punti di contatto nell’obiettivo di creare un’opera multimediale estemporanea; opera che – al contempo – tenterà di moltiplicare i piani interpretativi dell’intero allestimento espositivo.
CARTE FERITE/CARTE MEDICATE
Esposizione di DENIS RIVA
A cura di Massimiliano Fabbri
PESCHERIE E TORRE DEL SOCCORSO DELLA ROCCA ESTENSE
Largo del Tricolore 1, Lugo RA
INAUGURAZIONE
venerdì 20 GIUGNO 2025 ore 19:00
[Dal 20 giugno al 20 luglio 2025]
Il progetto espositivo che Denis Riva ha pensato per Lugo è costruito su di una serie di quaranta carte, tra disegno, pittura e collage, del formato di 30×70 centimetri ciascuna, realizzate dall’artista appositamente per questa mostra. Mediante un procedimento di aggressione e cura, le immagini affiorano dal foglio attraversando i territori del caso, dell’errore, dell’imprevisto.
Il progetto prende qui la forma di un allestimento che disegna, negli spazi delle Pescherie della Rocca e della Torre del Soccorso, una grande linea continua a ricreare una sorta di panorama infinito o di cinema primitivo e magico che corre sulle pareti della grotta. L’immagine della striscia, una lunga fascia in movimento che scorre e si distende nello spazio come un paesaggio visto dal finestrino, orienta la mostra. Ogni singolo disegno, di formato appunto panoramico e cinematografico, funziona così come una finestra che si apre su mondi, dove ciascuna opera è visione alla deriva, relitto, frammento perduto; al tempo stesso è parte di un flusso e di un tutto in cui si succedono scenari: pianure, fiumi, boschi, deserti, colline in lontananza, rocce e alberi, sfalci e ramaglie, animali, uomini, mandrie, fantasmi e memorie sparse senza più storia. Mostri aggraziati e cose delicatissime. Una specie di meta-processione in cui il mondo periferico è ai margini degli ultimi e sfila passando davanti ai nostri occhi come pura visione ora catastrofica ora di rinascita. Alla mostra sono esposti anche un libro d’artista, una video-installazione e alcune teche contenenti preziose insignificanti miniature.
PAVAGLIONE | Piazza Mazzini
H 21:00 PRESENTAZIONE DI LUGOCONTEMPORANEA 2025
H 21:30 URI CAINE – The Passion of Octavius Catto
[musica]
*concerto a pagamento in collaborazione con Ravenna Festival
biglietti
Uri Caine pianoforte e organo Fender
Mike Boone basso elettrico
Clarence Penn batteria
Ralph Alessi tromba
Achille Succi sassofoni
Barbara Walker voce
Il pianista e compositore americano di origini ebraiche Uri Caine esplora la vita e l’omicidio dell’attivista per i diritti civili Octavius Catto (1839-1871) attraverso un caleidoscopio di stili musicali.
Originariamente composta e registrata per l’Orchestra di Philadelphia e coro gospel, l’opera celebra la vita Octavius Catto, attivista afroamericano assassinato a Philadelphia durante il tumultuoso Election Day del 10 ottobre 1871. Nato a Philadelphia l’8 giugno del 1956, Caine è un musicista onnivoro e dal vasto linguaggio multiculturale; è considerato uno degli artisti più innovativi della transizione dal ‘900 al nuovo millennio. Sebbene molti altri musicisti abbiano cercato un anello di congiunzione tra musica Classica, Contemporanea e Jazz, i riadattamenti di Caine delle musiche di Wagner, Schumann, Brahms o Berio, restano a oggi gli esperimenti più rappresentativi. L’album dedicato a Gustav Mahler “Urlicht / Primal Ligh” (Winter & Winter – 1997) vince il Mahler Society Award, e la rivisitazione dell’opera di Verdi “The Othello Syndrome” si aggiudica il Grammy come miglior album crossover 2009. Ha inoltre rielaborato le Variazioni Goldberg di Bach, le Variazioni di Diabelli di Beethoven e le musiche di Mozart. Tra gli altri ha suonato in progetti con John Zorn, Han Bennink, Don Byron, Dave Douglas, Dave Holland, Arto Lindsay, Ralph Alessi, Chris Speed, Nguyên Lê, Jim Black. Le numerose esibizioni sulla nostra penisola consolidano un particolare legame con l’Italia: oltre alle collaborazioni con musicisti come Paolo Fresu, Achille Succi o Cristina Zavalloni, nel 2003 ha diretto il Festival Internazionale di Musica Contemporanea della Biennale di Venezia.
VENERDÌ 27 GIUGNO
CHIOSTRO DEL CARMINE | Piazza Trisi
H 21:00 STEFANO MANCUSO – Fitopolis
[conferenza]
Ingresso gratuito
«Da troppo tempo ci siamo posti al di fuori della natura, dimenticandoci che rispondiamo agli stessi fondamentali fattori che controllano l’espansione delle altre specie. Abbiamo concepito il luogo dove viviamo come qualcosa di separato dal resto della natura, contro la natura. Ecco perché da come immagineremo le nostre città nei prossimi anni dipenderà una parte consistente delle nostre possibilità di sopravvivenza. Il nostro successo urbano richiede, infatti, un flusso continuo ed esponenzialmente crescente di risorse e di energia, che però non sono illimitate. Inoltre, fatto decisivo, il riscaldamento globale può cambiare in maniera definitiva l’ambiente delle nostre città e costituire proprio quella fatale mutazione delle condizioni da cui dipende la nostra sopravvivenza. Ecco perché è diventato vitale riportare la natura all’interno del nostro habitat. Le città del futuro, siano esse costruite ex novo o rinnovate, devono trasformarsi in Fitopolis, luoghi in cui il rapporto fra piante e animali si riavvicini al rapporto armonico che troviamo in natura. Non c’è nulla che abbia una maggiore importanza di questo per il futuro dell’umanità.»
Scienziato, neurobiologo vegetale, appassionato divulgatore, saggista, Stefano Mancuso è tra le massime autorità mondiali impegnate a studiare e divulgare una nuova verità sulle piante, creature intelligenti e sensibili capaci di scegliere, imparare e ricordare. È stato inserito dal “New Yorker” (prestigioso settimanale statunitense) nella classifica dei “world changers” cioè di chi con i suoi studi ti cambia la vita. Professore presso l’Università di Firenze e ordinario dell’Accademia dei Georgofili è anche Direttore del Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale (LINV), uno dei più grandi centri di ricerca mondiale per lo studio e il comportamento delle piante con sedi a Firenze, Kitakyushu, Bonn e Parigi. Nel 2014 fonda PNAT, una startup dell’Università di Firenze per la creazione di tecnologia ispirata dalle piante.
H 22:30 GIULIA BARBA E MARTA RAVIGLIA DUO – La Grazia dell’Informe
[musica]
Ingresso gratuito
Giulia Barba clarinetto basso, elettronica
Marta Raviglia voce, elettronica
«L’informe è un’operazione di destabilizzazione, sabotaggio e insubordinazione che mostra ciò che è irriducibile alla forma. L’ombra che circonda l’esiguo cono di luce in cui si rifugia il sapere. Più ci avviciniamo al suo margine più riusciremo a comprendere cosa significa essere nella vulnerabilità.» (Giovanni Stanghellini, Professore Ordinario di Psicologia Dinamica all’Università di Firenze)
Giulia Barba, sassofonista, compositrice e didatta bolognese e Marta Raviglia cantante, compositrice, performer, insegnate e saggista di Jazz sono due perle del Jazz contemporaneo italiano e non solo. Si sono conosciute all’interno della Big Band-Laboratorio Tower Jazz Composer Orchestra di Ferrara e collaborano stabilmente in formazioni più o meno allargate come a esempio Sonoro 2022, progetto per BNC Music. La formazione del duo nasce nel 2023 all’interno del programma Jazz Club di Ferrara curato dal Collettivo Istantanea e presenta un repertorio interamente composto e arrangiato dalle due musiciste con testi scritti da Virginia Farina
La Grazia dell’Informe è il terzo disco di Giulia Barba in qualità di band leader e compositrice. Il progetto nasce dall’incontro fra la sassofonista bolognese e la scrittrice sarda Virginia Farina (premio UNESCO Steli di Pace 2023). Dalle poesie di Farina sono stati tratti i testi di sei brani del disco; un lavoro certosino di frammentazione e manipolazione dei versi e di scrittura musicale durato un anno intero. La Grazia dell’Informe è stato presentato anche al Festival Jazz de L’Aquila 2024, per la direzione artistica di Francesco Diodati.
SABATO 28 GIUGNO
CHIOSTRO DEL CARMINE | Piazza Trisi
H 21:00 VALERIA STURBA – La Musica diSturba
[musica]
Ingresso gratuito
Valeria Sturba violino, theremin, synth, looper, toys
Giovane polistrumentista, cantante e compositrice abruzzese trapiantata a Bologna, Valeria Sturba suona violino, theremin, tastiere, synth, looper e giocattoli sonori. Il suo percorso artistico abbraccia dalla canzone d’autore all’improvvisazione libera, dal rock al jazz fino all’elettronica e il minimalismo. Si occupa anche di sonorizzazione di film muti, di colonne sonore originali e composizioni per spettacoli teatrali. Ha inoltre fatto parte di varie Resident band in trasmissioni televisive nazionali. Tra i suoi progetti ricordiamo: OoopopoiooO, duo dadaista e surreale con Vincenzo Vasi, Vale and the Varlet, duo elettropop con la cantante polistrumentista Valentina Paggio, S.T.U.R.B.A., quartetto avant jazz con Pasquale Mirra, Vincenzo Vasi e Francesco Cusa, in cui le sue composizioni si immergono in ampi spazi di improvvisazione radicale. Tra gli altri ha collaborato con: Ermanno Cavazzoni, Tristan Honsinger, Enrico Gabrielli e Calibro35, Cristina Donà. Fabrizio Puglisi, Médéric Collignon, Stefano Benni, Hamid Drake, Elio e le Storie Tese, Neri per Caso, Grande Abarasse Orchestra di John De Leo, Giancarlo Schiaffini. Ha partecipato a festival nazionali e internazionali come UmbriaJazz, Electromagnetica Theremin Fest (Cile), B-Classic e Maelstrom Fiestival (Belgio), Dancity, Hai paura del buio?, LugoContemporanea, Time in Jazz, Aterteater, RoBOt, Milano Film Fest. Per Lugocontemporanea 2025 si presenta in Solo per interpretare alcuni brani del suo ultimo album “Le Cose Strane”; con il suo il avveniristico set-up costituito da strumenti a corda elettrificati e marchingegni variopinti pieni di pulsanti e manopole, aggiunge e moltiplica suoni creando canzoni visionarie che si sperdono ora in paesaggi surreali ora in abissi noise.
H 22:30 QUARTETTO MIRUS
[musica]
Ingresso gratuito
Federica Vignoni violino
Massimiliano Canneto violino
Riccardo Savinelli viola
Luca Bacelli violoncello
Il Quartetto Mirus si costituisce nel 2008 all’interno del progetto SIXE Suono Italiano per L’Europa della Federazione Cemat di Roma. Dopo essersi perfezionato con B. Giuranna all’Accademia “W. Stauffer” di Cremona, ottiene il riconoscimento di Quartetto in Residence presso il Festival Autunno Musicale di Como. Nel 2010 viene selezionato da Walter Levin (Quartetto La Salle) alla Hochschule für Musik di Basilea e nel 2013 conclude il Master in Musica da Camera con Oliver Wille presso la Hochschule für Musik di Hannover. Premiato nel 2009 al “Concorso Internazionale di Musica da Camera G.Papini”, l’anno seguente vince il premio Nuove Carriere “Rec & Play” indette dal CIDIM di Roma. Nel 2011 ottiene il primo riconoscimento all’estero al Concorso di Musica da Camera “B. Pergamenschikow”, patrocinato dalla Hochschule für Musik “Hanns Eisler” di Berlino; nel 2012 viene invitato da H.Beyerle a far parte dell’ECMA e nel 2013 è finalista al Concorso Internazionale di Musica da Camera Premio “V. Gui” di Firenze. Dopo il debutto al Bologna Festival nel 2009 («formazione capace di imporsi per controllo e maturità», Corriere della Sera) ha tenuto concerti presso le più prestigiose istituzioni italiane ed estere, quali Società Concerti di Milano, Unione Musicale di Torino, Solistenkonzerte di Costanza, Gog di Genova, I Teatri di Reggio Emilia, Festspiele Mecklenbourg-Verpommern, Musica Insieme di Bologna, Festival NDR-Musiktag di Hannover, Teatro Argentina di Roma, Hochschule “Hanns Eisler” di Berlino. Per Tactus ha registrato musiche di compositori italiani e per Promu Label le opere per quartetto di I.Stravinski, il Quartetto n.3 di A.Schnittke e The Four Quarters di T.Ades. Ha suonato in diretta radiofonica per la NDR Tedesca e per Rai Radio3 a Piazza Verdi e per Concerti del Quirinale. Ha collaborato con M.Brunello, il Quartetto Belcea e il Quartetto Kuss, M.Hacknazaryan, M. Perrotta, T. Lonquich, C.Zavalloni, U.Caine e i compositori F.Piersanti e M.Montalbetti. Dal 2018 partecipa al progetto Floema della Fondazione Promusica di Pistoia con incontri di musica da camera e dal 2020 viene promosso dal CIDIM per la Circuitazione Musicale in Italia. I membri del Quartetto Mirus fanno inoltre parte dell’Orchestra Mozart fondata da Claudio Abbado.