Lugocontemporanea 2015

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Comunicato stampa

GIUSTIZIA – la parola ai giurati

23 | 24 | 25 Luglio 2015

Lugocontemporanea -come il nome stesso intende suggerire- è una rassegna artistica che si svolge nel suggestivo centro storico di Lugo di Romagna la cui attenzione è rivolta alle espressioni artistiche della contemporaneità.

Non si tratta di spettacoli solo musicali ma di qualcosa che si avvicina piuttosto all’Arte performativa: musica e teatro, musica e gesto corporeo, musica e arti visive, installazioni sonore. La manifestazione Lugocontemporanea si svolge l’ultima settimana di luglio in tre giornate consecutive e offre agli spettatori l’occasione di vivere l’esperienza di una dimensione del tempo e dello spazio alternativa perché completamente occupata dall’Arte.

Le dieci edizioni di Lugocontemporanea finora realizzate hanno visto la partecipazione di numerosi artisti -artisti emergenti accanto a nomi di rilevanza nazionale ed internazionale- ; ciascuno di essi ha colto in maniera peculiare il senso della nostra operazione culturale e lo ha liberamente interpretato attraverso la realizzazione di produzioni inedite ed inattese.

Ogni anno la rassegna è caratterizzata da una nuova tematica che offriamo come stimolo creativo agli artisti invitati.Il titolo della tematica di 11.Lugocontemporanea.15 è: GIUSTIZIA – la parola ai giurati

Gli artisti che parteciperanno alla nuova edizione del Festival 11.Lugocontemporanea.15 saranno chiamati a trarre ispirazione -e a rappresentare- i temi legati al concetto di Giustizia nei suoi vari aspetti: da quella privata, alla civile, alla penale, fino alla giustizia divina.

Sarebbero infinite le sfaccettature che questo tema può suggerire. Tra le prime viene alla mente il suo opposto: l’ingiustizia. L’argomento è molto complesso, purtroppo pieno di contraddizioni. La sfera individuale a volte entra in conflitto con il sistema di norme di giustizia che regolano la vita di una comunità. Nondimeno si dovrà considerare Il Senso di Giustizia. Quello naturale, necessario per una corretta e pacifica convivenza. Siamo consapevoli che le parole per questi argomenti hanno una precisa valenza dottrinale e giuridica, non abbiamo le competenza per usarle se non per il loro significato comune.

Il confine tra giusto e ingiusto non è netto. In tempi come i nostri ci sembra che il senso di giustizia sia stato seppellito dagli egoismi personali, dalle logiche perverse della società dei consumi. Come italiani ci sentiamo pienamente rappresentati dalle parole della nostra Carta Costituzionale, documento che Lugocontemporanea ha già altre volte celebrato, intendendolo anche come testo poetico. Che cosa e quanto di quel senso di giustizia, di equità ed equilibrio che traspare da quegli articoli, fa oggi parte della cultura politica e sociale del nostro paese?

La continua messa in discussione di quel testo – per noi ancora vivido e attuale- sembra derivare non dalla reale necessità di rimodernare una Società quanto a soggiogarla e impoverirla di contenuti sociali e morali.

Sembra servire più che altro a togliere gli ultimi freni a quei poteri forti che negli ultimi decenni hanno sconvolto la cultura politica e il senso civile, abbruttendo la società in modo feroce. Non esistono più i corpi sociali che facevano massa critica (i partiti, le associazioni..), oggi le persone sono individui sciolti. E il potere ha vita facile per questo motivo. Persino le religioni faticano ad aggregare e formare una coscienza.

Per parlare di giustizia bisogna partire da un progetto di giustizia certo. Giusto. Condiviso.

Si dovranno prendere in esame le parole giustizialismo, giustiziere, il concetto di giusto e ingiusto, l’essere giusti. Il tema della giustizia non può non contemplare quello della Verità, quindi anche la verità processuale, quindi i concetti di Democrazia, quindi Uguaglianza, pari opportunità, diritti. E doveri.

Nel corso dei millenni il senso della giustizia è cambiato, evoluto rapidamente. Nei secoli, la visione arcaica e un po’ tribale di giustizia, quella giustizia intesa fondamentalmente come etica e prerogativa individuale orientata alla realizzazione del sé, si è trasformata nella giustizia dello stato giuridico: la libertà che produce la giustizia pubblica.

Vorremmo che gli artisti si interrogassero e ci interrogassero anche su questi concetti. Poter vedere questo tema così sfuggente, ricco e contraddittorio, nella continua evoluzione legata alla trasformazione della società, anche dalla prospettiva degli artisti. Serve l’arte dei giusti.

Nel dibattito ci troveremo alle estremità del concetto di Giustizia: i punti chiave sui quali anche nello stato moderno si cerca un equilibrio. Si toccheranno anche temi filosofici oltre che giuridici.

Le leggi naturali (diritto naturale) e le leggi scritte, a volte non coincidono. Che cosa è bene? Che cosa è giusto?

I Giusti
Un uomo che coltiva il suo giardino, come voleva Voltaire.
Chi è contento che sulla terra esista la musica.
Chi scopre con piacere una etimologia.
Due impiegati che in un caffè del Sur giocano in silenzio agli scacchi.
Il ceramista che premedita un colore e una forma.
Il tipografo che compone bene questa pagina che forse non gli piace.
Una donna e un uomo che leggono le terzine finali di un certo canto.
Chi accarezza un animale addormentato.
Chi giustifica o vuole giustificare un male che gli hanno fatto.
Chi è contento che sulla terra ci sia Stevenson.
Chi preferisce che abbiano ragione gli altri.
Tali persone, che si ignorano, stanno salvando il mondo.
Tratto dal libro “La Cifra” di Jorge Luis Borges

L’edizione 2015 di Lugocontemporanea si svolgerà nelle serate del 23, 24 e 25 Luglio.
Gli spettacoli inizieranno sempre alle ore 21.00.